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Tornano i lupi nel Salento: ecco il progetto per conoscerli e gestire la convivenza con l’uomo

Conoscenza del fenomeno, monitoraggio mirato e gestione della presenza di lupi nel Salento. È lo scopo del progetto "Hic sunt Lupi", approvato dalla giunta regionale pugliese su proposta dell'assessora all'Ambiente, Anna Grazia Maraschio, e presentato stamattina a Lecce. Il progetto è realizzato in collaborazione tra Regione Puglia, Istituto di ricerca sugli Ecosistemi terrestri del Consiglio…

Conoscenza del fenomeno, monitoraggio mirato e gestione della presenza di lupi nel Salento. È lo scopo del progetto “Hic sunt Lupi”, approvato dalla giunta regionale pugliese su proposta dell’assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, e presentato stamattina a Lecce.

Il progetto è realizzato in collaborazione tra Regione Puglia, Istituto di ricerca sugli Ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr – Iret) con la sede Urt di Lecce e il dipartimento di Biologia e biotecnologie “Charles Darwin” dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza.

«Tutti ricordiamo l’uccisione dell’orsa Amarena in Abruzzo, per opera di un uomo armato di fucile. Un fatto che creò enorme sconcerto in tutta Italia. Ma possiamo fare in modo che la morte di mamma orsa non sia vana se da essa traiamo un insegnamento: nell’era in cui l’essere umano ha colonizzato larga parte degli habitat della fauna selvatica, si pone con sempre più urgenza il tema della convivenza con i grandi predatori, come l’orso e il lupo», spiega l’assessora Maraschio sottolineando che «quest’ultimo si è nuovamente insediato in Salento e la sua presenza sta destando curiosità e preoccupazione. Per trovare una soluzione – prosegue – occorre mettere da parte pregiudizi e ideologie e affidarsi alla ricerca, alla scienza».

È anche necessario, sottolinea l’assessora, «riconoscere che la presenza di grandi predatori sul territorio hanno dei rischi e dei costi, che non sono un’invenzione degli allevatori, di chi vive in ambiente rurale o di chi sperimenta direttamente il contatto con gli animali. Questi costi gravano su pastori, agricoltori, ma anche semplici abitanti di zone più periferiche, che non possono essere lasciati soli». È importante, quindi, che non vi sia nessuna demonizzazione ma allo stesso tempo nessuna sottovalutazione della presenza del lupo sul nostro territorio. «Iniziamo a conoscere e sapremo la strada da intraprendere per la convivenza con questo animale», conclude Maraschio.

Il lupo, aggiunge Francesco Cozzoli, ricercatore del Cnr-Iret, «ha un forte effetto sugli ecosistemi locali e la sua presenza potrebbe offrire un’importante opportunità di rinaturalizzazione per gli habitat salentini, fortemente antropizzati, ricoprire un’importante ruolo nel controllo delle popolazioni di altri animali selvatici o inselvatichiti, come i cinghiali e agire come catalizzatore di interesse per l’ecoturismo». Senza dimenticare, però, «criticità gestionali che riguardano l’interazione con gli esseri umani e le attività agricole e di allevamento. Le popolazioni di lupi vanno monitorate accuratamente – afferma Cozzoli – per assicurare una gestione corretta ed efficace, in grado di valorizzare gli effetti positivi della presenza di questo animale sul territorio e allo stesso tempo ridurre al minimo le interazioni negative».

Per trarre il massimo vantaggio dalla “risorsa lupo” nel Salento, prosegue Francesco De Leo, anch’egli ricercatore del Cnr-Iret, «l’assessorato all’ambiente della Regione Puglia ha deciso di agire in maniera ponderata e intelligente, creando una solida base di conoscenze sugli effetti dei lupi sull’ambiente e sulla società salentina, sulla quale imperniare un piano di gestione informato ed efficace».

Il progetto “Hic Sunt Lupi” effettuerà quindi un primo step di monitoraggi sistematici del territorio salentino per identificare la demografia, la distribuzione e la dieta dei lupi salentini, principalmente attraverso fototrappole e raccolta delle fatte.

Un altro obiettivo importante sarà quello di studiare la genetica dei lupi in Salento per capirne la provenienza, struttura familiare e livello di ibridazione con il cane domestico. Per questo scopo, ci si avvarrà del supporto di una unità cinofila, delle moderne tecnologie di analisi genetica e molecolare e di modellistica spaziale. Il progetto, inoltre, darà forte attenzione alla comunicazione con il pubblico e grazie al supporto di LifeWatch Italy, prevede iniziative di citizen science volte sia alla raccolta di osservazioni da parte dei cittadini comuni che a scopo didattico.

Per tali attività il costo totale del progetto è pari a circa 106mila euro, di cui il contributo regionale di 67.200 euro. L’obiettivo finale di “Hic Sunt Lupi” è quello di produrre una proposta dettagliata di Piano di gestione del lupo e altri grandi predatori terrestri eventualmente presenti nel Salento.

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