Categorie
Ambiente e Sostenibilità Taranto

Taranto, sette associazioni ricorrono al Tar contro l’Aia per l’ex Ilva: «È illegittima e non adeguata al contesto»

Sette associazioni di Taranto hanno presentato ricorso al Tar di Lecce contro l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) che consente la prosecuzione dell’attività siderurgica a combustione fossile all’ex Ilva.

Al ricorso hanno aderito Medici per l’ambiente – Isde Italia, Genitori tarantini, Giustizia per Taranto, Peacelink, Ambiente e salute per Taranto, Cittadini e lavoratori liberi e pensanti e Lavoratori metalmeccanici organizzati (Lmo). Contestano «la legittimità e l’adeguatezza al contesto», qualificato dall’Onu come «zona di sacrificio» e «peso sulla coscienza collettiva dell’umanità».

Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, sottolinea che «è la prima Aia di un’industria fossile adottata in Italia dopo la dichiarazione di emergenza climatica» e sostiene che «il governo ha ignorato le nuove regole di decarbonizzazione e tutela intergenerazionale della salute».

Secondo il ricorso, l’Aia viola il Codice dell’ambiente e il diritto europeo, disattendendo una recente sentenza della Corte di giustizia Ue riferita proprio a Taranto.

Tra i sei profili di illegittimità indicati figurano «la violazione dei principi della Corte europea dei diritti umani, l’elusione delle migliori tecniche ambientali disponibili e l’assenza di partecipazione pubblica». È stata inoltre sollevata la questione di costituzionalità dei «decreti salva Ilva», alla luce della riforma del 2022 che tutela ambiente e salute «in prospettiva intergenerazionale».

Il ricorso, redatto dagli avvocati Ascanio Amenduni, Michele Macrì e Maurizio Rizzo Striano con il professor Michele Carducci dell’Università del Salento, potrebbe arrivare fino alla Corte costituzionale o alla Corte europea dei diritti umani, con richiesta di «messa in mora definitiva del governo sul risanamento di Taranto».

Lascia un commento Annulla risposta

Exit mobile version