È in mare la boa sonda di Calliope sviluppata da Jonian Dolphin Conservation e Tilebytes per monitorare l’ecosistema marino.
È stata posizionata in Mar Grande nel Golfo di Taranto la boa sonda multi-sensore che monitora l’ecosistema marino nell’ambito dell’ambizioso progetto della “Casa delle Tecnologie Emergenti” di Taranto focalizzata sul One Health, l’innovativo approccio scientifico per l’applicazione del concetto di salute sostenibile, attraverso lo studio delle interazioni tra l’ambiente, la salute dell’essere umano e degli animali.
La boa sonda è uno strumento innovativo di acquisizione dati ambientali per identificare i rischi ambientali e valutare l’impatto dell’attività antropica sulla biodiversità̀. I dati e le informazioni raccolte saranno messi a disposizione della comunità̀ scientifica e del territorio con una piattaforma web ad accesso libero.
La boa è dotata di tutte le tecnologie emergenti: 5G, internet delle cose e l’intelligenza artificiale. È stata progettata per monitorare parametri chimico-fisici e biologici dell’ecosistema marino trasmettendo in diretta alla centrale operativa già attiva a Palazzo di Città da alcuni mesi. La boa dovrà comunicare con ulteriori sistemi di monitoraggio della biodiversità e contestualizzare i dati acquisiti rispetto ai dati ambientali dell’area urbana e portuale, ricevuti dai droni aerei e da altri dispositivi, nel più ampio obiettivo di alimentare la piattaforma di Urban Health Intelligence, che verrà resa prossimamente operativa.
«Per un anno – commenta Carmelo Fanizza, founder e presidente di Jonina Dolphin – la boa sonda raccoglierà una serie di dati in continuo che, analizzati ed elaborati dai nostri tecnici, consentiranno di sviluppare dei modelli dinamici sulle condizioni dell’ecosistema marino. Questo sistema, inoltre, ci consentirà di identificare in tempo reale possibili alert per l’ambiente marino e probabili minacce, che poi saranno confermate dopo l’ispezione dei nostri operatori esperti di monitoraggio».
Si tratta della prima piattaforma di innovazione della città di Taranto e l’unica in Europa sui temi della protezione ambientale e della salute sostenibile, che si focalizza sulla comprensione delle interazioni tra agenti ambientali, chimici e fisici e l’ecosistema ed è finalizzato all’acquisizione di dati ed informazioni, alla disseminazione dei risultati, al trasferimento tecnologico e alla diffusione di conoscenza sul tema nei confronti della cittadinanza. «L’esperienza di Calliope – spiega Marianna Massaro, founder e Ceo di Tilebytes – dimostra come sul territorio ci siano elevate competenze tecnologiche, scientifiche ed istituzionali che possono unirsi in progettualità avanzate utili e produttive per tutta la comunità. I dati ambientali acquisiti saranno condivisi, studiati ed elaborati per creare strumenti innovativi a sostegno del One-Heath da riportare alla cittadinanza con mezzi fruibili e comprensibili per tutti, in un’ottica di open innovation. È una sfida per il futuro, il futuro di tutti noi».