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Sos dissesto idrogeologico, l’appello di Emiliano: «Servono risorse e un nuovo piano di prevenzione»

Mentre l’Emilia Romagna fa la conta dei danni causati dall’alluvione dei giorni scorsi - oltre 620 milioni di euro la stima ipotizzata per le infrastrutture tra rete viaria e ferrovie - dalla Puglia si leva il coro per fare pressing su un nuovo piano di prevenzione che interessi il tacco d’Italia. «Qui in Puglia abbiamo…

Mentre l’Emilia Romagna fa la conta dei danni causati dall’alluvione dei giorni scorsi – oltre 620 milioni di euro la stima ipotizzata per le infrastrutture tra rete viaria e ferrovie – dalla Puglia si leva il coro per fare pressing su un nuovo piano di prevenzione che interessi il tacco d’Italia.

«Qui in Puglia abbiamo investito una somma senza precedenti contro il dissesto idrogeologico, abbiamo speso tutti i soldi che potevamo spendere ma abbiamo bisogno di altro danaro», è il messaggio lanciato dal governatore e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, durante la seconda giornata del Forum “Verso Sud”, realizzato da The European House – Ambrosetti.

Un punto che mette d’accordo il governatore e il consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, insieme con i consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo, e la responsabile regionale del settore territorio Anna Martellotta.

«La cura e la tutela del suolo avviene con la realizzazione di opere, senza badare ai no-a-tutto, perché solo così si risparmiano vite umane e danni. Questa fu l’impostazione dell’accordo di programma del 2010, grazie alla cui esecuzione quasi totale la Puglia non se la passa male nelle opere di mitigazione del rischio idrogeomorfologico – sottolineano i consiglieri – Ma ora servirebbe un altro piano come quello del 2010, promuovendo maggiori risorse e sensibilità anche per il potenziamento della rete delle acque meteoriche (fogna bianca), altra causa o concausa di allagamenti». In effetti il quadro restituito dall’accordo di programma risalente a 13 anni fa è positivo: risultano ben 258 – per un totale di oltre 550 milioni di euro – gli interventi suddivisi nelle varie province pugliesi.

Secondo il rapporto “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio” redatto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca ambientale (Ispra), la Puglia è per il 4% ad elevato rischio alluvioni, per il 6,9% a rischio medio e per l’8,2% a rischio basso. Le province che presentano le maggiori criticità sono Foggia, Taranto e Bari.

Il pericolo alluvioni interesserebbe in media circa 136mila abitanti su un totale di oltre 4 milioni di persone residenti, 50mila edifici, 9mila imprese e 400 beni culturali.

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