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Sos Coldiretti per gli alberi monumentali in Puglia: «Salvare gli ulivi da nuovi contagi di Xylella»

«Salgono a 200 gli alberi monumentali della Puglia. Sono 4 le nuove iscrizioni che andranno ad arricchire l’albo verde nazionale, esemplari che raggiungono anche i 40 metri di altezza e quasi 900 metri di circonferenza». È quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla delibera della Giunta con cui è stato approvato il sesto elenco degli…

«Salgono a 200 gli alberi monumentali della Puglia. Sono 4 le nuove iscrizioni che andranno ad arricchire l’albo verde nazionale, esemplari che raggiungono anche i 40 metri di altezza e quasi 900 metri di circonferenza». È quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla delibera della Giunta con cui è stato approvato il sesto elenco degli alberi monumentali della Regione Puglia, che aggiunge 4 alberi agli elenchi già approvati nel 2018, 2019 e 2021.

Gli esemplari che fanno parte dell’albo verde si contraddistinguono per l’elevato valore biologico ed ecologico: età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali. Ma anche per l’importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali. Lo stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico e la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari.

«Tra le nuove iscrizioni – continua Coldiretti – spiccano per numerosità i cedri, le querce, i platani e i faggi, mentre fanno la loro prima comparsa nell’Elenco alcune specie come l’acero palmato rosso, la camelia e l’anagiride. Nella Piana degli Ulivi Monumentali è altissima la concentrazione di ulivi millenari con ben 250mila esemplari di pregio straordinario che potrebbero fregiarsi del prestigioso riconoscimento di ‘ patrimonio dell’Unesco’. Si stima che alcuni potrebbero addirittura avere un’età fino a 3.000 anni, con circonferenze che superano i 10 metri».

Una ricchezza dal punto di vista storico e turistico sino ad oggi mantenuta in vita soprattutto grazie all’impegno di generazioni di agricoltori, anche a prezzo di sacrifici considerevoli. La gestione di un ulivo monumentale è, infatti molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento.  Un impegno che rischia ora di essere vanificato dall’epidemia di Xylella che dal 2013 ad oggi ha colpito 8mila chilometri quadrati, con un danno stimabile di quasi 3 miliardi euro, secondo un’analisi della Coldiretti.

«L’urgenza è salvare da nuovi contagi la Piana degli Ulivi Monumentali che ha già perso 1/3 degli ulivi di inestimabile valore – conclude Coldiretti Puglia – preservati nel tempo ed arginare in Puglia la diffusione della Xylella Fastidiosa – ceppo pauca, quello pugliese – che secondo lo studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d’America) potrà causare, se non viene fermata, un impatto economico negativo in Europa e in Italia fino a 20 miliardi. L’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia, che andrà integrato con le 4 nuove iscrizioni, è una iniziativa importante per far crescere la cultura del verde, del bello e della memoria storica dei territori, di cui gli alberi monumentali sono una testimonianza straordinaria».

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