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Rifiuti, ecco la società unica nata dalla fusione tra Ager e Aseco. Obiettivo: tariffe più basse

Disco verde alla nuova società per la gestione dei rifiuti in Puglia. A quattro anni dall’avvio delle attività, è stata definitivamente costituita la newco formata da Ager, l’agenzia unica regionale in rappresentanza dei comuni, e Aseco, la società controllata da Acquedotto pugliese. Ager ha acquisito il 40% delle quote societarie di Aseco per oltre un…

Disco verde alla nuova società per la gestione dei rifiuti in Puglia. A quattro anni dall’avvio delle attività, è stata definitivamente costituita la newco formata da Ager, l’agenzia unica regionale in rappresentanza dei comuni, e Aseco, la società controllata da Acquedotto pugliese.

Ager ha acquisito il 40% delle quote societarie di Aseco per oltre un milione di euro riveniente da un finanziamento regionale ad hoc. Nominato anche parte del cda con tre componenti su cinque designati.

Il presidente è Maurizio Cianci, già amministratore unico di Aseco, consiglieri Luigi Decaro in quota Acquedotto e Marco Lancieri per Ager, tutti ingaggiati senza stipendio. Costituto anche il comitato di coordinamento della nuova società, un organo dello statuto che avrà funzioni di controllo della società sulle scelte strategiche. A guidarlo il presidente Ciro D’Alò, sindaco di Grottaglie, al suo fianco il sindaco di Stornarella. Nei prossimi giorni sarà designato il dg e stabilito il nome della società.

Predisposto anche l’affidamento del servizio, così come richiesto dal decreto statale sulla concorrenza che fissava la data del 29 marzo come termine ultimo per la nascita di società in house per l’espletamento di servizi pubblici.

La gestione è stata affidata all’impianto di Ginosa (in via di riapertura per lo smaltimento fanghi) e a tre compostaggi in fase di costruzione a Brindisi, Lecce e Foggia. Scopo dell’operazione: gestire direttamente l’impiantistica per il trattamento e il recupero della sezione organica dei rifiuti, ovvero della parte umida e del riciclo, per chiudere il ciclo sui territori. Ma l’obiettivo principale è quello di tagliare le tariffe di conferimento dal valore attuale di circa 180 euro a tonnellata a circa 100 euro limitando il monopolio dei gestori privati. Con la gestione in house, in pratica, la tariffa dovrebbe diventare omogenea, così come per i fanghi. Adesso si passerà alla strutturazione della società con le assunzioni del personale.

Contro l’operazione si erano schierate nelle scorse settimane l’opposizione regionale, centrodestra e Azione, Confindustria e Corte dei conti che in un parere di 46 pagine aveva osservato tempi, modalità e costi del nuovo soggetto eccependo il rischio di invadere un settore, quello dei rifiuti, da sempre lasciato al mercato.

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