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Putin ha trovato l’escamotage per attaccare

Le due Repubbliche secessioniste russofone di Donetsk e Lugansk, in Ucraina, sono state riconosciute indipendenti dal Cremlino. Questo è quanto si evince dal discorso di ieri sera di Vladimir Putin, presidente della Russia che ha parlato alla Nazione. L’intervento è partito da un lungo excursus storico dove Putin ha ribadito più volte: «L’Ucraina non è…
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Le due Repubbliche secessioniste russofone di Donetsk e Lugansk, in Ucraina, sono state riconosciute indipendenti dal Cremlino.

Questo è quanto si evince dal discorso di ieri sera di Vladimir Putin, presidente della Russia che ha parlato alla Nazione. L’intervento è partito da un lungo excursus storico dove Putin ha ribadito più volte: «L’Ucraina non è soltanto un paese confinante con il nostro, è parte integrante della nostra storia, della nostra cultura e del nostro spazio spirituale».
A cosa servirà questa presa di posizione arrivata dal governo russo? Da un lato la decisione di riconoscere Lugansk e Donetsk avrà un impatto pratico quasi nullo in se per sé, risultando nel riconoscimento de jure (almeno per la legge russa) di una realtà di fatto esistente ormai da otto anni.
Ma dall’altro lato, questo equivarrebbe a scrivere la parola fine sul processo di Minsk, la mediazione internazionale portata avanti da Francia e Germania con Russia e Ucraina, mirata proprio a definire lo status dei due territori dentro il sistema politico dell’Ucraina.
Praticamente le due Repubbliche erano state considerate dalla Russia finora come ucraine, adesso essendo state riconosciute da Putin come indipendenti sarà molto probabile l’accesso delle truppe russe sul territorio “nemico”.
Basterebbe infatti una richiesta formale di aiuto da parte loro a Mosca, perché intervenga a proteggere la popolazione russofona e in molti casi russa, visto che tanti abitanti della regione hanno già un passaporto russo.
Sarebbe un’invasione? Mosca si sforzerebbe di dire che non lo è, poiché l’intervento militare sarebbe richiesto e limitato al territorio delle due repubbliche secessioniste e tecnicamente non si tratterebbe di un’azione contro l’Ucraina (almeno dal punto di vista della legge russa).
«L’Ucraina è riuscita ad avere la propria indipendenza ma sono ritornati a fare gli stessi errori del passato. Kiev fin dall’inizio ha cominciato a chiedere aiuti alla Russia e noi abbiamo fatto tutto il possibile per concederglieli: non stiamo parlando solo di bisogni energetici e benefit preferenziali ma di tutto ciò che è successo nel 1991. È lì che tutto questo ha avuto inizio», ha detto Vladimir Putin.

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