Il 72% di turisti e potenziali turisti del Salento ritiene che la realizzazione del parco eolico off-shore fra Otranto e Santa Maria di Leuca sia necessaria.
È uno dei risultati della ricerca condotta da SWG – l’istituto che progetta e realizza ricerche di mercato e di opinione – e commissionata Kailia Energia e Odra Energia, le società promotrici degli omonimi parchi eolici galleggianti nel Brindisino e nel basso Salento.
Il 77% di coloro che prediligono il Salento come destinazione per le vacanze confermerebbe la propria scelta anche con la presenza degli impianti al largo della costa. E un altro 17% non esclude di farlo. La propensione a confermare la destinazione di vacanza sale all’84% tra chi ricerca natura, libertà, cultura ed enogastronomia. Allo stesso modo, l’83% dei turisti provenienti dal nord-est italiano e di quelli con età superiore a 54 anni non avrebbe dubbi nel confermare la Puglia come destinazione turistica di riferimento.
«I numeri ci confortano perché confermano la rilevanza strategica del progetto, anche a fronte della questione energetica, quanto mai attuale – ha commentato Kseniia Balanda, direttrice generale di Kailia Energia e Odra Energia –. Considerando la preoccupazione emersa tra gli intervistati per l’impatto ambientale dell’impianto, abbiamo sempre sottolineato che le aree individuate per la realizzazione degli impianti sono fuori le aree di pesca industriale. Esistono, inoltre, degli studi che indicano come le piattaforme galleggianti forniscano un habitat idoneo per la fauna marina».
Le prime emozioni generate dall’idea di vedere un impianto eolico marino galleggiante al largo della propria spiaggia preferita sono all’impronta della curiosità (44%) e della speranza (34%). Presa visione di come le pale apparirebbero dalla costa, diminuisce la preoccupazione per il loro impatto visivo. La preoccupazione maggiore tra i turisti e i potenziali turisti è la possibilità di trovarsi di fronte a un’opera incompiuta: questo rischio determina un’elevata preoccupazione per il 45% degli intervistati e una media preoccupazione per il 37% di loro.
L’indagine – presentata in conferenza stampa da Riccardo Grassi, head of research di SWG – è stata realizzata nel periodo tra il 23 giugno e il 1° luglio 2022 attraverso la conduzione di un web-focus e la somministrazione di quasi 2.000 questionari online, di cui 1.543 a turisti italiani e 403 a turisti stranieri di Francia, Germania e Regno Unito.