Pandemia, c’è aria di ritorno alla normalità

Un passo alla volta, con gradualità e cautela, l’Italia torna verso la normalità.

Quel che non ha fatto il governo lo sta decidendo il Parlamento, in fase di conversione degli ultimi decreti approvati da Palazzo Chigi.
Dal 10 marzo si tornerà a mangiare e a bere nelle sale dei cinema e dei teatri, dove i bar potranno riaprire. La chiusura era prevista fino al 31 marzo, ma l’Aula della Camera — che ha approvato in via definitiva il decreto Covid che proroga lo stato di emergenza e le norme del super green pass — l’ha modificata.
Il governo sta studiando allentamenti per quanto riguarda la necessità di avere le certificazioni verdi, ma per ora il green pass resta in vigore per molte attività, nella formula base e rafforzato. Rimarrà almeno fino all’estate, ma il governo sta studiando alcuni allentamenti. Già da metà aprile potrebbe essere eliminato per bar e ristoranti all’aperto e per tutte le altre attività all’esterno, compresi i circoli sportivi. Un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che chiedeva l’abolizione del passaporto vaccinale dall’inizio di aprile è però stato respinto.
È invece stato approvato un ordine del giorno, sempre di FdI, che impegna il governo ad attuare iniziative per superare del tutto il sistema a colori delle fasce di rischio.
Sempre dal 10 marzo sarà nuovamente possibile visitare i familiari ricoverati in ospedale per 45 minuti al giorno, grazie a un emendamento di Italia Viva al decreto legge della vigilia di Natale in conversione al Senato, approvato in commissione Affari sociali. Per i guariti dal Covid basterà fare un tampone dopo aver completato il ciclo vaccinale primario. Per chi ha tre dosi il tampone non sarà necessario. La regola sarà valida in tutta Italia, anche nelle terapie intensive e la novità è che i direttori sanitari non potranno impedire l’accesso dei parenti.
Il governo ha accolto un ordine del giorno della Lega in base al quale, se la curva pandemica continuerà a scendere, si valuterà la possibilità per gli studenti con più di 12 anni di salire sugli autobus anche con il solo tampone negativo e non più con il green pass rafforzato.
Novità in arrivo anche per i turisti: i cittadini stranieri vaccinati con il siero russo Sputnik, non ancora approvato dall’Ema, potranno presto tornare nel nostro Paese. È stato approvato dalla Camera un ordine del giorno che impegna il governo «A risolvere con urgenza il tema dell’ingresso in Italia dei cittadini vaccinati con Sputnik» e che attualmente non possono ottenere il Green Pass.

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