Modugno, una nuova tecnologia favorisce la transizione green all’impianto Sorgenia: installato il software

Un nuovo software, l’Apm di Ge Digital, è stato installato da Sorgenia nel suo impianto a ciclo combinato a gas naturale che si trova a Modugno.

Si tratta di un nuovo sistema digitale capace di monitorare le prestazioni in maniera ancora più puntuale e fare manutenzione predittiva ad alto contenuto tecnologico.

Con questo software Sorgenia riesce a confrontare il funzionamento dell’impianto con una serie puntuale di dati storici, individuando eventuali scostamenti, che sono indice di rischio potenziali malfunzionamenti, e di intervenire prima che si raggiunga la soglia di allarme.

In tal modo la centrale funziona sempre al massimo delle proprie potenzialità e i rischi di interruzione del servizio sono ridotti drasticamente.

La presentazione – avvenuta stamattina alla presenza del direttore Generazione ed energy management di Sorgenia, Claudio Moscardini, del capo della centrale di Modugno, Fabio Forghieri, e dal regional sales leader di Ge, Antonio Testoni – è stata anche l’occasione per aprire le porte del mega impianto da 800 megawatt nominali, che coprono il fabbisogno di circa 300mila famiglie, oltre il 10% del consumo della Puglia e lo 0,5% di quello nazionale. Si tratta di una delle quattro centrali di questo tipo realizzate da Sorgenia in Italia.

«Questo software – ha detto Forghieri – ci aiuta a contenere le emissioni e a rendere disponibile la produzione di energia quando serve rispetto alla domanda».

Moscardini ha sottolineato che «i prossimi anni sono cruciali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione ed è indispensabile che impianti come questo esprimano il massimo del proprio potenziale per accompagnare il Paese nel percorso della transizione energetica».

Sorgenia, intanto, ha annunciato l’intenzione di «realizzare in Puglia un impianto rinnovabile che utilizzi gli scarti della lavorazione agricola per produrre biometano, affiancando le tecnologie convenzionali a quelle più innovative». Secondo il progetto, ha spiegato Moscardini, il nuovo impianto dovrebbe sorgere a Terlizzi, sempre in provincia di Bari.

«Si tratta di un progetto interessante che abbraccia la filiera dell’agricoltura e rientra nel programmi di decarbonizzazione dell’Unione europea», ha aggiunto Moscardini. Quanto ai tempi di realizzazione, ha spiegato che la «società ha fatto un programma dettagliato, ma gli attori chiamati in gioco sono molti, dalle istituzioni agli enti locali. Noi – ha concluso – vogliamo dare vita a un programma che sia attuabile, ma occorrerà un confronto con il territorio».

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