Il Comune di Matera dice No alla realizzazione di due parchi eolici nel cuore della Murgia. I progetti e il loro possibile impatto sono stati illustrati ieri dal sindaco Domenico Bennardi e dall’assessore all’ambiente Massimiliano Amenta. Annunciata, inoltre, una mobilitazione. «Non siamo contro la transizione energetica ma ci opponiamo all’eolico selvaggio che deteriora il paesaggio e mina bellezze rurali come le masserie, le aree archeologiche e naturalistiche», ha chiarito il primo cittadino.
I progetti
Le proposte progettuali, avanzate nei mesi scorsi da due società, prevedono 7 pale eoliche da installare nel cuore della Murgia, a poche centinaia di metri dall’area archeologica di Matera, e altre 8 tra Venusio e Altamura, lungo l’asse barese. Nello specifico si tratta di 15 aerogeneratori di potenza tra 6,2 e 7,2 MW, per una potenza complessiva tra 49,6 e 50,4 MW.
Il primo progetto è previsto in località «Masseria Terlecchia piccola», a ridosso della Murgia Materana, un’area dove ricadono i siti protetti di «Rete Natura 2000» con aree archeologiche di grande valore. L’impianto con le 7 pale verrebbe collocato, in prossimità di villaggi neolitici. Per quanto riguarda l’iter autorizzativo, il sindaco ha detto che «la procedura sarebbe in fase di Valutazione di impatto ambientale, con pareri già chiesti all’Arpab Basilicata che avrebbe imposto solo alcune prescrizioni a cui la società avrebbe ottemperato».
L’altro progetto è previsto a «Masseria Verzellina», tra Matera e Altamura, dove già c’è un grosso parco eolico. Preoccupa, in questo caso, la vicinanza con il Bosco e il santuario di Picciano. L’iter è in fase di istruttoria da luglio. Per Amenta serve un cambio di passo. A suo avviso «la produzione di energia da fonti pulite, con tutti gli interessi economici che ci sono dietro non può essere usata come un cavallo di Troia per deturpare l’ambiente».
In attesa di conoscere l’esito delle due istruttorie, Bennardi ha annunciato per ottobre un presidio in piazza Vittorio Veneto. In ogni caso, la fase conclusiva dell’iter autorizzativo approderà in Regione, dove in Conferenza dei Servizi sarà presente il Comune.