«La Puglia è la regione d’Italia dove piove meno. È un triste primato». È quanto afferma Coldiretti Puglia sulla base del rapporto dell’Ispra e del sistema nazionale per la protezione dell’ambiente.
In questi giorni è in fase di predisposizione la dichiarazione dello stato di emergenza per la siccità con l’istituzione di un coordinamento tra Protezione civile e vari ministeri. Secondo i dati forniti da Ispra, in Puglia piovono 641,5 millimetri annui medi con impatti «gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi». Negli invasi artificiali per l’assenza di piogge «mancano 71 milioni di metri cubi d’acqua rispetto alla capacità», secondo i dati dell’Osservatorio Anbi nazionale.
«A preoccupare – denuncia Coldiretti Puglia – è la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo come il grano e gli altri cereali, ma anche quella dei foraggi per l’alimentazione degli animali e di ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere. A risentire è tutto il settore agricolo nel 2022 divenuto rovente – prosegue la nota – con la frutta e la verdura in campo bruciate dal solleone e i frequenti incendi in Salento e nel foggiano».
Una situazione, viene precisato, «che fa salire ben oltre i 100 milioni di euro il conto dei danni provocati nel 2022 all’agricoltura pugliese per il caldo e la siccità soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti».
«Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie abbiamo elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan, un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici. Il progetto – conclude la Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti».