Avvicinare le giovani generazioni alle tematiche della transizione incentivando buone pratiche, costruendo percorsi di valorizzazione di nuovi modelli economici e culturali che abbiano come obiettivo lo sviluppo sostenibile: è l’obiettivo del primo Taranthon, manifestazione rivolta agli studenti dai 17 ai 35 anni, che si è svolto nell’Arsenale della Marina militare.
Una “circular action” che anticipa la seconda edizione dei GreenBlueDays, che si aprirà il prossimo 9 ottobre con una veleggiata e proseguirà con workshop, talk ed exhibition fino all’11 ottobre.
Il Taranthon è stato organizzato da GreenBlueDays in collaborazione e co-progettazione con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento Jonico e BaLab), il Politecnico di Bari e l’IRISS CNR.
I giovani partecipanti hanno proposto agli sponsor dell’iniziativa (Hyperloop, Enea, Opilex, LEbebe Gioielli, Amat Trasporti, Axpo Solar, Hubstrat) progetti innovativi. Gli studenti saranno premiati il 10 ottobre nell’Aula Magna durante i lavori di apertura dei GreenBlueDays presso l’Ex Caserma Rossarol, sede del dipartimento Jonico dell’UniBa, da alcuni membri del Comitato scientifico, mentor e dalla madrina dell’evento, l’attrice e conduttrice Veronica Maya.
«La Generazione Z si è messa alla prova e ha dato dimostrazione di grande attenzione alla sostenibilità e ancor più di saper cogliere la sfida della competizione e della cooperazione», commenta Sonia Cocozza, founder dei Green GreenBlueDays insieme a Rosy Fusillo ed Elisabetta Masucci.
«Da tempo l’Università degli studi di Bari ha avviato iniziative volte a stimolare l’imprenditorialità di ricercatori e studenti, come quella appena conclusa. È il modello che da anni sperimentiamo con il contamination Lab “BaLab”. Taranthon è stata una nuova e grande occasione per i giovani desiderosi di testare il proprio talento nell’ideazione e sviluppo di un progetto innovativo o di una soluzione avanzata; in particolare, è stato importante affiancare agli studenti delle scuole superiori, gli studenti del Dipartimento Jonico, coach e mentor», affermano la delegata alla Terza missione del dipartimento Jonico, professoressa Maria Casola, ed il presidente del centro “Per l’innovazione e la creatività”, professor Gianluigi De Gennaro.
Un processo di emergenza dal basso di idee e quindi di co-generazione creativa. La possibilità di fare networking con gli specialisti del settore, in una contaminazione continua di conoscenze, apprendimento e collaborazione, condividendo idee e visioni, li rende consapevoli di poter essere protagonisti del cambiamento.