In Puglia torna l’alga tossica: è allarme tra Bari e Bisceglie. Non si salva nemmeno Torre Canne

L’estate entra nel vivo e, come ogni anno, ritorna un ospite non gradito nei mari di Puglia. L’alga tossica ha rifatto capolino in molti dei tratti della lunghissima costa pugliese, da nord a sud, costringendo i turisti a non usufruire del refrigerio di un bel bagno. Il report di Arpa Puglia parlano chiaro. L’Ostreopsis ovata, nome scientifico dell’alga che prolifera nei mari caldi e tropicali, si è moltiplicata e ha aumentato la sua percentuale di presenza nelle acque costiere nella seconda quindicina di giugno.

Il report di Arpa Puglia

Confrontando i report di Arpa Puglia, infatti, nei primi quindici giorni del mese che apre l’estate i dati della presenza del batterio sono molto bassi. Le zone in cui si conferma la concentrazione dell’alga sono prevalentemente le stesse del report dei primi quindici giorni di agosto stilato da Arpa Puglia, sia pur con qualche aggiunta.

Maglia rossa

Altamente colpita per la cospicua presenza dell’Ostreopsis ovata è la spiaggia del “Lido Trullo” di Bari, che passa da non avere presenza di organismi nel precedente report dell’Agenzia a registrare il numero più alto con 230mila particelle organiche sul campione. Per la provincia di Barletta-Andria-Trani l’area più colpita è proprio quella di Bisceglie, a 500 metri a sud della fogna cittadina, che passa dalle 300 unità del primo report alle 111mila per campione.

Maglia Arancione

Spostandosi nel brindisino, maglia arancione va alla litoranea della nota località di balneazione Torre Canne, dove la maggior concentrazione del batterio si riscontra nelle acque che bagnano la costa difronte al Faro. Anche qui c’è un passaggio di concentrazione elevata di alga tossica che schizza dalle 120 unità alle 19mila registrate nel secondo report.

Maglia verde

Per Taranto e Lecce, nello specifico a Baia D’Ugento e Porto Badisco, scalo di Enea, dove per entrambe le turistiche mete balneari si passa da una concentrazione di zero, come registra il primo report della prima metà di giugno, a 3mila per la baia di Ugento e 2500 per Porto Badisco. Entrano nel report, ma con quantità minime, le località Pietra Nera di Foggia, con 200 unità, Forcatella di Brindisi, con 900 unità e alcune località del barese come Molfetta prima cala, con 600 unità, Lido Lucciola, 800, e Riva del sole 400 unità. Il dato di quest’anno è emblematico se paragonato a quello dello scorso anno dove, nello stesso periodo, la concentrazione del batterio dell’alga tossica era pressoché nullo, mentre iniziava a mostrare la sua presenza solo nella seconda parte del mese di luglio, per diventare più insistente nel mese di agosto.

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