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Impianto Newo alle porte di Bari, la Consulta per l’ambiente: «Inutile e pericoloso»

Newo, anche la consulta comunale per l’Ambiente dice No. Durante l’ultima riunione, nella quale si è trattato proprio il tema dell’installazione dell’impianto di Ossicombustione che dovrebbe sorgere nella zona industriale Asi tra i comuni di Bari e Modugno, l’assemblea ha esplicitato le ragioni per le quali l’impianto risulterebbe non solo dannoso, ma anche inutile per…

Newo, anche la consulta comunale per l’Ambiente dice No. Durante l’ultima riunione, nella quale si è trattato proprio il tema dell’installazione dell’impianto di Ossicombustione che dovrebbe sorgere nella zona industriale Asi tra i comuni di Bari e Modugno, l’assemblea ha esplicitato le ragioni per le quali l’impianto risulterebbe non solo dannoso, ma anche inutile per il territorio. «La Consulta Comunale per l’Ambiente – spiega la presidente della consulta ambientale Lucia Schinzano – si è opposta alla realizzazione di questo impianto, con un documento datato 9 febbraio 2018, in quanto impianto sperimentale e con previsioni impatto ambientale che non derivano da consolidate esperienze, ma solo da una autocertificazione dei proponenti con violazione del principio di precauzione».

La contrarietà

L’inutilità del progetto trae fondamento proprio nel rifiuto da parte della Regione e di tutti i comuni della zona AroBari2 di conferire i rifiuti. «L’impianto Newo non è destinato a raccogliere rifiuti provenienti dai biostabilizzatori pugliesi – continua la presidente – ma ha avuto l’autorizzazione a trattare rifiuti pericolosi e non pericolosi provenienti anche da altre Regioni, pertanto non apporterebbe alcuna utilità al Comune di Bari».

Le perle vetrose

Sul prodotto finale del processo, le perle vetrose, c’è stato grande dibattito. Mentre l’azienda sostiene che possano essere il risultato di un ciclo virtuoso, che produce un prodotto finito riutilizzabile nel comparto dell’edilizia, c’è chi, come la consulta, le definisce un rifiuto pericoloso. «I residui finali – conclude – denominati “perle vetrose” dovrebbero essere smaltiti in una discarica per rifiuti speciali e pericolosi».

La protesta

Oggi pomeriggio la politica scenderà in piazza con associazioni e privati cittadini per mantenere alta l’attenzione su quello che considerano un pericolo per la salute pubblica. I sindaci dei comuni di Bari, Modugno, Bitetto e Noicattaro saranno presenti nel sit-in in piazza Prefettura, con gli esponenti del Coordinamento No inceneritore No Newo, che ha promosso l’iniziativa, il movimento Modugno a cinque stelle, che risulta tra gli organizzatori e le associazioni Pro Ambiente Modugno, Fare Verde, Verdi, Potere al Popolo, sindacato di base Usb, comitato olivicoltori di Sannicandro, solo per citarne alcune.

L’Unione europea

La questione Newo è stata anche trattata in sede di Commissione europea ambiente. A seguito di un’interrogazione dell’allora europarlamentare Rosa Damato, la Commissione ha definito «il progetto Newo non rientrante nell’elenco dei progetti finanziati dal programma regionale Puglia 2014-2020 del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo, in quanto le autorità responsabili del programma non hanno ancora concesso alcun sostegno del FESR a tale progetto».

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