Partecipazione straordinaria di papa Francesco a “Che tempo che fa”. È la prima volta che un Pontefice è ospite di un talk show televisivo, per giunta non uno qualsiasi, ma un programma fra i più popolari della tv italiana.
Un grande traguardo per il conduttore dello show, Fabio Fazio, dopo le interviste a Barack Obama e a Bill Gates. L’ospitata rappresenta anche una tappa ulteriore di quel processo di umanizzazione del pontificato voluto strenuamente da Bergoglio che ha individuato nella sinodalità, il camminare insieme, e nel dialogo aperto con tutti gli assi portanti del suo ministero petrino.
Il pontefice è intervenuto da remoto, in collegamento dalla sua residenza in Vaticano, l’arcinota Casa Santa Marta. Durante la conversazione si è parlato dei venti di guerra fra Russia e Ucraina che rischiano di condurre il pianeta sull’orlo di un terzo conflitto mondiale.
Il Papa fa riferimento al «chiacchiericcio», da cui iniziano «aggressività, guerre e divisioni». Quando qualcosa non va, «vai e dillo in faccia, non fare chiacchiericcio». L’aggressività «distruttiva è un problema sociale». L’intervista procede nella disamina dei nodi dell’immigrazione e del destino dell’Europa: il Mediterraneo è «un grande cimitero», ripete il Papa. «Il migrante va accolto, accompagnato, promosso e integrato. Va anche integrato, è molto importante». Occorre «una politica migratoria continentale. Il fatto che il Mediterraneo sia ora il cimitero più grande d’Europa ci deve far pensare. Ogni Paese indichi delle quote: serve equilibrio, Italia e Spagna oggi sono penalizzate. Quello che si fa con i migranti è criminale: l’Ue si metta d’accordo, in comunione».
L’intervista prosegue con una domanda di Fazio che chiede se ci sia qualcuno che non merita il perdono di Dio. «Dio ci ha fatto buoni ma liberi, la libertà è capace di farci fare sia del bene che del male. Noi siamo padroni delle nostre decisioni. La capacità di essere perdonato è un diritto umano. Questo è un dono che è stato dato da Dio in eredità agli uomini».