«L’Arpa Puglia fa da anni un ottimo lavoro di salvaguardia dell’ambiente e delle coste. E gli effetti positivi per il turismo sono sotto gli occhi di tutti». Ne è sicura Marina Lalli, presidente nazionale di Federturismo Confindustria e amministratrice delle terme di Margherita di Savoia.
La Puglia è per il quarto anno consecutivo la regione con la qualità più alta delle acque balneabili. I dati di Arpa come influiscono sul turismo?
«Grazie al monitoraggio ambientale, abbiamo ripreso possesso in qualche modo di molte destinazioni balneari che solo fino a 20 anni fa non erano fruibili e molto poco attrattive, a causa della scarsa qualità delle loro acque. È evidente che se parliamo soprattutto di turismo di mare, che è quello che in questi mesi inciderà maggiormente sul territorio, il fatto di avere una qualità delle acque di alto livello è un biglietto da visita importantissimo».
Per quest’anno quali sono le previsioni in merito alla stagione estiva?
«Per questo 2024 ci aspettiamo addirittura di superare, e di molto, i numeri che abbiamo raggiunto in termini di presenze nel 2023. Ormai la Puglia è una meta consolidata e molto attrattiva per gli stranieri. Non più solo i tedeschi o i francesi, che tradizionalmente sono sempre venuti in vacanza da noi, ma siamo andati ben oltre i confini europei: sono tanti gli statunitensi presenti in Puglia. Ci aspettiamo dunque una crescita importante anche per questo 2024, sia nei numeri che per attrattività».
Siamo riusciti a centrare l’obiettivo della destagionalizzazione?
«Sì, la Puglia non è una meta solo per i mesi estivi e lo dimostra il grande lavoro che le strutture ricettive hanno iniziato a fare già da questa primavera. Addirittura le destinazioni di mare si sono animate a partire dai mesi scorsi. È un’ottima notizia perché ci porta a grandi linee verso gli afflussi turistici tutto l’anno».
Per quanto riguarda il vertice del G7 che si è appena concluso in Puglia, si può già parlare di un suo effetto positivo sul turismo?
«Siamo stati per giorni su tutti i telegiornali e le cronache internazionali, anche chi di Puglia non aveva mai sentito parlare o non se ne era mai interessato prima ha acceso una lampadina di interesse verso il nostro territorio. L’effetto immediato del vertice lo abbiamo già visto in termini di ricerche sul web e parole chiave. Nei prossimi mesi e anni vedremo invece le ricadute in termini di soggiorno. La cosa bella è che questo G7 non solo si è tenuto in Puglia, ma ha anche fatto leva sulla “pugliesità”. La premier ha ballato la pizzica, mangiato e offerto focaccia e panzerotti, ha veramente dato molto spazio alle peculiarità del territorio, come giusto che fosse. In Italia abbiamo la fortuna di avere dei territorio tanto diversi tra loro e tutti di alta qualità».
Quali sono invece gli aspetti che vanno ancora migliorati?
«Da fare c’è sempre ancora tanto, soprattutto in termini di trasporti. Il sistema in molte aree è ancora carente: se vogliamo avere uno sviluppo turistico che non vada a ingolfare sempre le solite destinazioni, rendendole non più tanto attrattive, ma spargere il flusso dei turisti nel territorio, dobbiamo rendere facile raggiungere anche le aree più fuori mano. Anche perché oggi le vacanze lunghe non se le può permettere più nessuno, nè in termini di denaro e nemmeno di tempo. Si punta molto sul fine settimana o sui soggiorni brevi, se ci vogliono otto ore per raggiungere una destinazione si perde in partenza».