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I fenicotteri fanno tappa nell’oasi Wwf de Le Cesine. L’appello: «Subito un’area marina protetta»

Nell’oasi Wwf de Le Cesine, in questi giorni, si è potuto osservare il passaggio di numerosi esemplari di fenicotteri, soprattutto giovani, che hanno scelto la tranquillità della riserva per trascorrere un periodo di riposo prima di ripartire per i luoghi di svernamento. «Si faccia subito una grande area marina protetta in questa parte di basso…

Nell’oasi Wwf de Le Cesine, in questi giorni, si è potuto osservare il passaggio di numerosi esemplari di fenicotteri, soprattutto giovani, che hanno scelto la tranquillità della riserva per trascorrere un periodo di riposo prima di ripartire per i luoghi di svernamento.

«Si faccia subito una grande area marina protetta in questa parte di basso Adriatico e una porzione a riserva integrale con centro l’oasi naturalistica de Le Cesine», chiede lo Sportello dei diritti attraverso il suo presidente Giovanni D’Agata. «Ogni anno, alcuni esemplari di fenicottero si fermano qui nel Salento, ma raramente in gruppi tanto numerosi. In Puglia la specie è migratrice regolare, ma da molti anni è anche nidificante nelle Saline di Margherita di Savoia. La presenza dei fenicotteri nei pantani delle Cesine crea al visitatore uno spettacolo ancor più emozionante, immortalato nelle foto che stanno rimbalzando sui social e sui media dei numerosi esemplari, ad un tiro di schioppo dal capoluogo di Terra d’Otranto», spiega D’Agata.

«La necessità di proteggere una costa che, da tempo, ha abbandonato ogni velleità industriale impone una scelta politica drastica da parte delle autorità locali e nazionali: l’istituzione immediata e improrogabile di una grande area marina protetta nelle acque interessate anche dalla presenza della foca monaca, pure con l’individuazione di una zona a riserva integrale». È questo il pensiero e l’appello dello Sportello dei diritti che, tramite il suo presidente Giovanni D’Agata, da tempo ha lanciato l’idea di un’area marina protetta a partire dalla costa antistante l’oasi naturale de Le Cesine che potrebbe diventare il fulcro della zona a tutela speciale che è in fase di costituzione.

L’Oasi, di circa 350 ettari, è un ambiente umido tra i più conservati e importanti dell’Italia meridionale, ultimo superstite della vasta zona paludosa e boscosa che si estendeva da Brindisi a Otranto. Le Cesine si trovano lungo una delle principali rotte migratorie e ospitano numerosissimi uccelli acquatici. La particolare complessità degli habitat della riserva rende Le Cesine un’area ad elevata valenza naturalistica. Il mosaico di ambienti interconnessi è fondamentale per l’instaurarsi della complessa biodiversità tipica dell’habitat mediterraneo.

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