Consegnavano elettrodomestici nuovi ai clienti, ritirando contestualmente gli apparecchi in disuso non avendone le autorizzazioni. Gli ingombranti venivano poi portati in un magazzino nel quartiere Stanic di Bari, dove ci sono locali adibiti a deposito. Per questo motivo 5 persone sono state denunciate dal nucleo di polizia giudiziaria ed ambientale della Polizia locale del capoluogo pugliese sabato scorso. Nella stessa operazione, gli agenti di Polizia locale hanno sequestrato un veicolo utilizzato per il trasporto degli ingombranti, aree e depositi.
Le indagini sono partite a metà maggio, quando una pattuglia della Polizia municipale ha notato, in una zona del quartiere Libertà, due uomini intenti a caricare in un vecchio furgone elettrodomestici nuovi ed imballati, tra cui frigoriferi e lavatrici.
Dagli accertamenti è emerso che il veicolo era immatricolato ad uso proprio e il proprietario del mezzo non è risultato iscritto nell’Albo dei gestori ambientali della categoria, requisito necessario per la consegna di apparecchi nuovi al domicilio del consumatore che, peraltro, fa presupporre, quasi sempre, il ritiro di un apparecchio usato.
Grazie a pedinamenti e appostamenti gli agenti hanno notato nei giorni successivi l’autocarro e più volte gli stessi due uomini intenti a caricare elettrodomestici nuovi (frigoriferi e lavatrici) ed eseguire consegne in diversi quartieri cittadini con ritiro contestuale di apparecchi in disuso Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Ogni giorno al termine delle consegne il veicolo si dirigeva all’interno di un suolo recintato nel quartiere Stanic, dove sono presenti locali adibiti a deposito, e scaricava parte della merce trasportata.
Nei giorni scorsi gli agenti sono entrati nell’area recintata sorprendendo il mezzo e i due uomini vicino a un box metallico dove si apprestavano a scaricare i Raee. La coppia non era autorizzata per il trasporto per conto terzi, oltre a non avere il contratto stipulato con la ditta committente la consegna e recupero dei vecchi elettrodomestici da smaltire, senza iscrizione all’Albo Gestori Ambientali per la categoria prevista e dei documenti di trasporto dei Raee ritirati presso i consumatori, conformi al modello. L’autocarro è stato sequestrato, al conducente, nonché proprietario del veicolo, sono state inoltre contestate violazioni amministrative per trasporto di altri rifiuti non pericolosi, costituiti da Raee (lavatrici e cucine) senza i prescritti documenti di trasporto.
Nell’area di scarico, inoltre, gli agenti hanno identificato due persone (un uomo ed una donna di nazionalità straniera) risultati titolari di una ditta di commercio all’ingrosso di prodotti non alimentari. Il locale è costituito da un piazzale di circa 3000 metri quadrati, da due locali deposito delle dimensioni complessive di 1.000 metri quadrati e circa 12 box. Nel deposito sono state trovate ingenti quantità di rifiuti, anche pericolosi, costituiti da decine di balle incellophanate, contenenti stracci ed indumenti usati, pronti per la spedizione senza alcun trattamento preliminare, oltre un centinaio di Raee (frigoriferi, lavatrici, condizionatori e televisori), numerosi rotoloni di moquette, materassi, il tutto ammassato in promiscuità, oltre che abbandonato in maniera incontrollata, pneumatici usati, decine di traversine ferroviarie in legno, pezzi di carrozzeria e parti di motori di veicoli.
I locatari dell’area di scarico erano privi delle autorizzazioni per la corretta gestione dei rifiuti, in quanto ricevevano e gestivano abusivamente ingenti quantità di rifiuti, pericolosi e non. I depositi e le aree interessate al conferimento incontrollato dei rifiuti, pericolosi e non, sono state tutte sequestrate ed è stato nominato custode giudiziario il proprietario dell’immobile.
Le attività degli agenti sono proseguite contestualmente nell’esercizio commerciale di elettrodomestici che commissionava la consegna degli elettrodomestici venduti, con obbligo di ritiro dell’eventuale reso da smaltire. L’attività, pur essendo iscritta all’Albo Gestori Ambientali, non indicava i mezzi da utilizzare per il trasporto dei Raee, e neppure il luogo di deposito preliminare dei Raee, prima del conferimento al centro di raccolta.
A carico del titolare dell’attività commerciale è stato ipotizzato il concorso nel reato di gestione illecita dei Raee, in quanto gli stessi venivano ritirati presso i consumatori da soggetti non autorizzati al ritiro che invece di conferirli ad un centro di raccolta autorizzato, li trasportavano illecitamente nell’area già posta sotto sequestro, senza alcun tipo di tracciamento dei rifiuti stessi.