Se si arriva a 1500 firme, Giorgia De Benedictis, che ha lanciato l’ultimo allarme su Change.org per le condizioni disagiate degli orsi polari nello zoo Safari di Fasano, si potrà considerare l’idea di aprire un tavolo di confronto per riportare gli orsi al loro habitat naturale. De Benedictis sostiene «che è ingiusto e violento tenere degli animali imprigionati al caldo, quando il loro habitat naturale è il clima artico», e per questo chiede che gli orsi polari vengano restituiti alla loro natura.
L’appello e le firme
Finora 1.286 persone hanno firmato la petizione. «Perché è ingiusto e violento che animali abituati a temperature sotto lo zero siano costretti a vivere in Puglia, dove le temperature non scendono mai sotto lo zero e d’estate sfiorano i 50 gradi», insiste De Benedictis che aggiunge «Gli orsi polari sono creature straordinarie, perfettamente adattate ai climi artici e alla vita su ghiaccio. Costringerli a vivere in un ambiente così ostile mette gravemente a rischio la loro salute e il loro benessere».
Gli animalisti
Del caso se n’è occupato anche l’importante sito animalista “green me”, che attraverso Francesca Capozzi, attivista e volontaria per i diritti degli animali, chiede che gli orsi polari dello zoo di Fasano vengano restituiti al loro habitat naturale, «dove potranno vivere una vita dignitosa e sana», sottolinea Capozzi che aggiunge «Dal video ripreso da Basta Delfinari (associazione si occupa della tutela degli animali per riportarli in libertà ndr) trapela tutta la sofferenza di una esistenza privata di tutto.
Così vivono gli orsi polari negli zoo. In queste settimane da bollino rosso la loro sofferenza è inimmaginabile. Rinchiusi in un’area di cemento che, tinta di azzurro e con qualche roccia qua e là, dovrebbe molto vagamente ricordare il Polo Nord, l’Alaska e le regioni artiche che questi grandi predatori popolano. Invece, madre e figlia sono nate in cattività e detenute in Puglia sotto un sole cocente fino alla fine dei loro giorni». Conclude poi l’animalista «Ve ne avevamo parlato già qualche anno fa e ve ne continuiamo a parlare, oggi come allora, che le temperature sono nuovamente roventi e la situazione è destinata ad aggravarsi ogni anno di più».
La replica
Una storia venuta a galla da tempo. Già nel nel 2017 l’amministrazione della struttura aveva replicato «se li si vede sotto il sole è perché vogliono stare lì in quel momento particolare e non sentono il bisogno fisiologico di sottrarsi alla calura, è assolutamente una loro scelta se stare in acqua (raffreddata), al chiuso (box raffreddati) o all’aperto al sole ed alla vista del pubblico». E intanto sul sito del Comune di Fasano, lo zoo veleggia fra le attrazioni principali di Fasano ed è presentato come “il più grande zoosafari in Italia”. Ma sulla tutela degli animali, cosa ne pensa il sindaco Zaccaria?