«Parole che infondono fiducia in tutta la comunità e sono cariche di buon senso quelle pronunciate nell’ex Ilva dalla ministra del Lavoro Marina Calderone. E anche il grido di stanchezza delle parti sociali, nelle riflessioni delle principali sigle sindacali metalmeccaniche, è sembrato assai costruttivo, risoluto». Il sindaco Rinaldo Melucci, dopo l’incontro con la ministra Calderone, torna a chiedere l’accordo di programma con gli enti locali.
La svolta
«C’è la percezione forte che tutte le parti abbiano ormai maturato l’esigenza di una produzione diversa che non guardi al mercato ma tenga in considerazione i bisogni della città e la relazione con la comunità, oltre che le indicazioni ineludibili delle politiche europee», dice il sindaco parlando di decarbonizzazione. «Sul terreno della transizione possiamo trovarci tutti a lavorare al nuovo piano. Confidiamo – conclude il sindaco – che presto si definisca la gara in corso e sia individuato il modello di gestione più prossimo all’obiettivo della decarbonizzazione, dopo lunghi anni di confusione, delusioni e divisioni».
Soddisfatta anche l’Usb
Dopo il confronto in fabbrica con la ministra del Lavoro, Franco Rizzo, dell’esecutivo Usb, si dice soddisfatto dell’impegno preso dal governo a convocare presto un tavolo specifico sulla vertenza dei circa 1600 lavoratori Ilva in As, rimasti al di fuori del perimetro lavorativo per anni e che ancora attendono una soluzione alla loro vertenza. «Abbiamo chiesto un confronto sulle nostre proposte per quei lavoratori, ad esempio l’impiego in lavori di pubblica utilità, l’incentivo all’esodo, il riconoscimento del lavoro usurante e anche un vertice sui problemi dei lavoratori dell’appalto. Sul caso del licenziamento di cinque lavoratori Ilva in As da sei anni in cassa integrazione, Usb chiede la revoca del provvedimento e un’immediata inversione di tendenza. I lavoratori hanno tenuto un presidio davanti alla fabbrica per protestare sulla contro quei licenziamenti.