In anticipo di un paio di settimane rispetto al solito, quest’anno il primo “stacco” delle ciliegie in Puglia avverrà domenica prossima.
Il caldo anomalo delle scorse settimane, infatti, ha accorciato i tempi dell’agricoltura pugliese e a pochi giorni dalla fine dell’inverno, nel nord Barese le prime ciliegie stanno arrivando e saranno pronte per il consumo a metà aprile, invece che a maggio.
Tra i produttori riuniti in Op Agritalia c’è ottimismo per la campagna cerasicola che, afferma il presidente Michele Laporta, «si prospetta ottima».
Quest’anno, spiega, «la stagione parte con un netto anticipo, complice soprattutto il clima favorevole. In ogni caso dipenderà tutto dall’andamento climatico dei prossimi giorni».
I frutti si presentano con una colorazione uniforme e di buona consistenza. I calibri variano tra 28 e 32 millimetri per le varietà tradizionali e da 28 a 30 per quelle a basso contenuto in freddo.
I quantitativi sono naturalmente contenuti, trattandosi di una primizia prodotta in un’unica azienda, la NaturaViva di Bisceglie. L’impianto ha una produttività che va da 300 ai 500 chili al giorno.
Per il presidente dell’organizzazione di produttori vanno riconosciuti gli sforzi che gli imprenditori locali hanno compiuto per garantire un prodotto delicato e di alta qualità come la ciliegia.
«Questa produzione – dice Laporta – non ha subito gli attacchi della tecnologia, dato che è destinata esclusivamente al consumo fresco e per questa ragione devono essere mantenute integre la pezzatura. Tutto ciò richiede un’accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabile, per cui la mano dell’uomo non può essere sostituita dalle macchine».
Come ogni anno c’è incertezza sia sui prezzi che il mercato stabilirà per il prodotto raccolto sia sulla qualità che uscirà dalle coltivazioni, ma c’è ottimismo. «Saremo tra i primi a testare i mercati» spiega Laporta.
«Le ciliegie verranno commercializzate con il brand “La Prima”. In Puglia si respira già aria d’estate e tra pochi giorni i consumatori potranno gustare le prime ciliegie italiane dell’anno. I segnali dagli operatori sembrano molto positivi, ci auguriamo che una ciliegia tiri l’altra».
La regione produce il 37% dell’oro rosso e apprezzatissima sul mercato italiano ed europeo al quale è destinata una parte importante della produzione, circa il 35 per cento. Le prospettive dunque sono interessanti.
«Il prodotto – conclude Laporta – si presenta di buona qualità e avrà anche una discreta pezzatura. Sui quantitativi siamo ottimisti, anche se è prematuro fare previsioni, contiamo commercializzare due mila quintali di ciliegie».