Dune, le associazioni ambientaliste ribadiscono il “No” alla legge pugliese: «Meno lidi e più degrado»

La Regione e il presidente Michele Emiliano non tocchino le dune pugliesi. La modifica alla legge regionale numero 17 del 2015, che elimina il divieto di concessione demaniale in aree di cordoni dunali, e nelle relative fasce di rispetto ha generato un dibattito ampio con molteplici interventi in difesa di questo delicato ecosistema costiero.

Un no secco arriva dalle molteplici associazioni ambientali, da sempre vicine a quella parte di territorio e la stessa cosa fanno i vari gruppi politici. E una di queste è Rivoluzione ecologista animalista, guidata da Gabriella Caramanica, che in una nota esprime il suo disappunto. «Siamo di fronte – si legge – a una ipotesi deleteria e illogica, che condanniamo senza “se” e senza “ma” visto e considerato che rischia di incidere negativamente su un ecosistema così delicato e sul pericolo della erosione costiera, e, cosa non di poco conto, potrebbe aprire le porte all’incuria e al degrado. Le catastrofi ambientali accadute in Italia negli ultimi mesi purtroppo non hanno insegnato nulla alla politica, che continua a preferire gli interessi di parte alla reale tutela dell’ambiente e della collettività. Per questo motivo, chiediamo alla Regione Puglia di tornare sui propri passi».

Opinione contraria arriva anche dal direttivo regionale dell’Istituto nazionale di urbanistica, da Urban@it e dal consiglio direttivo pugliese di Sigea-Aps. «Più diminuiscono le dune – fanno sapere – maggiore rischia di essere l’erosione costiera; con la modifica legislativa si intende favorire le concessioni balneari proprio a scapito di quel bene, grazie al quale le spiagge resistono meglio all’erosione. Le dune non richiedono una manutenzione ma una protezione integrale che ne consenta il mantenimento e dove possibile una crescita. Le aggressioni che già attualmente subiscono le dune sono spesso determinate dall’assenza di pianificazione, che comporta la fruizione delle spiagge antistanti le dune attraversandole o utilizzandole come parcheggi estemporanei. Si chiede di abrogare la modifica alla legge pugliese che elimina il divieto di concessione demaniale in aree di cordoni dunari e di rendere i piani comunali delle coste capaci di disciplinare non soltanto il suolo demaniale ma tutto il contesto territoriale con i relativi servizi necessari alla tutela e alla valorizzazione di questi ecosistemi».

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