Decreto sull’ex Ilva al voto in Senato. Intesa tra Urso e Melucci, il sindaco: «Confidiamo nel governo»

È iniziata in Senato e andrà oggi al voto la discussione sul decreto legge per le misure urgenti destinate agli impianti strategici tra i quali rientra anche l’ex Ilva, ora gestita dal gruppo misto pubblico-privato Acciaierie d’Italia.

Il decreto, licenziato dal Consiglio dei ministri a fine dicembre, la scorsa settimana ha avuto anche l’ok dalla commissione Industria del Senato che nelle ultime settimane ha ascoltato azienda, sindacati, Regione, Comune di Taranto, Federacciai, ambientalisti e associazioni datoriali.

Oggi i senatori voteranno i singoli emendamenti e il testo finale che poi andrà alla Camera per l’ultimo passaggio dell’iter di conversione entro il 6 marzo, pena la decadenza. Nel decreto è previsto l’aumento di capitale pubblico con l’intervento di Invitalia, socio di minoranza dell’azienda, per consentire il rafforzamento patrimoniale di Acciaierie d’Italia e nuove disposizioni in materia di amministrazione straordinaria, di sequestro e responsabilità penali dei gestori. Quello che gli ambientalisti, che si oppongono al decreto, hanno ribattezzato un «nuovo scudo penale per bloccare l’azione della procura». Su queste norme, in particolare, Pd e M5S hanno presentato diversi emendamenti, bocciati però in commissione Industria.

Il sindaco e presidente della Provincia di Taranto Rinaldo Melucci, ha invece chiesto un accordo di programma col governo imperniato sulla chiusura delle fonti inquinanti, su un piano di decarbonizzazione e rilancio della fabbrica in chiave green. Proprio ieri Urso e Melucci si sono incontrati a Palazzo Piacentini. Per Urso «Taranto è il paradigma su cui si misura la nuova politica industriale del Paese». L’accordo di programma con gli enti locali stabilirà le tappe degli investimenti industriali per la riconversione green e le iniziative per rilanciare il territorio, tra cui il parco eolico off shore e il tecnopolo.

«Abbiamo avviato un lavoro per dare un futuro alla siderurgia italiana nel pieno rispetto dei vincoli ambientali e della salute dei cittadini», ha commentato Urso. «Mi conforta la consapevolezza e l’impegno del ministro», ha detto il sindaco di Taranto Melucci. «Confidiamo nel governo per le ricadute sul territorio su lavoro e giovani di iniziative come i Giochi del Mediterraneo».

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