Sono stati salvati, curati e riabilitati nel Centro di recupero per tartarughe marine di Calimera i quattro esemplari di Caretta caretta rimessi in libertà stamattina a Castro dai volontari di Plastic free onlus.
Con le quattro di oggi – in una mattinata all’insegna della sensibilizzazione e dell’educazione ambientale per grandi e piccini – l’associazione ha liberato oltre 200 tartarughe marine dal 2019.
«Oggi abbiamo restituito alla loro vita naturale quattro tartarughe di diverse età, dai 7 ai 30 anni», dichiara Rosa Reale, cofondatrice e vicepresidente di Plastic free onlus. «In pochi anni – aggiunge – ne abbiamo salvate complessivamente 202 e oltre 3mila le abbiamo accompagnate durante il periodo di schiusa. La tartaruga marina è simbolo di tenacia, proprio come i nostri referenti e volontari che, con la loro perseveranza, contrastano l’inquinamento da plastica con azioni quotidiane».
Con le sue attività di sensibilizzazione ambientale, Plastic free raccoglie fondi con cui sostiene le spese di mantenimento della struttura di Calimera, l’acquisto del materiale necessario per le vasche, le medicine indispensabili per le cure, il cibo, provvede al pagamento degli interventi veterinari nonché a tutto l’occorrente per il monitoraggio dei nidi.
Tra i tanti casi, il più incredibile è quello di una tartaruga con una fiocina conficcata nella testa che, dopo accurato intervento, è tornata a vivere nel mare.
«La tartaruga ha una storia evolutiva di oltre 280 milioni di anni», spiega Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic free onlus. «Ogni anno, purtroppo, si stima che 40mila esemplari muoiano a causa dell’uomo: per questo, suo malgrado, è divenuta l’emblema alla lotta dell’inquinamento da plastica dei mari. Con laboratori creativi anche oggi abbiamo sensibilizzato i partecipanti, dimostrando come spesso azioni reputate banali abbiano un impatto devastante sull’ambiente».