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Cantiere aperto a Costa Ripagnola: Serim invita a «scoprire in cosa consiste davvero la riqualificazione»

«Una giornata dedicata alle bellezze paesaggistiche, naturalistiche e archeologiche di uno dei tratti del futuro parco costiero». Con questo obiettivo la Serim, azienda che ha avviato a febbraio scorso i lavori per la realizzazione di un resort tra Cozze e Polignano a Mare, ha deciso di aprire i cancelli del cantiere di Costa Ripagnola «a…

«Una giornata dedicata alle bellezze paesaggistiche, naturalistiche e archeologiche di uno dei tratti del futuro parco costiero». Con questo obiettivo la Serim, azienda che ha avviato a febbraio scorso i lavori per la realizzazione di un resort tra Cozze e Polignano a Mare, ha deciso di aprire i cancelli del cantiere di Costa Ripagnola «a tutti coloro che vorranno scoprire e toccare con mano in cosa consiste realmente la riqualificazione dell’area».

L’iniziativa si terrà domenica prossima, 26 marzo, e, spiegano dall’azienda «tra mare, storia e natura, mira a permettere a tutti gli interessati di rendersi conto di cosa si sta realizzando nella zona e con quali modalità concrete».

Saranno invitate a partecipare le amministrazioni locali, le istituzioni scolastiche, le associazioni ambientaliste, culturali e imprenditoriali del territorio.

«Abbiamo da poco iniziato i lavori di riqualificazione con opere di restauro dei trulletti, liberandoli dal cemento armato sinora presente, e di rinaturalizzazione dell’area», dichiara l’ingegner Massimo Rubino, progettista Serim. Ora, aggiunge, «ci è possibile accogliere curiosi e amanti della natura e del paesaggio in un primo appuntamento pubblico che possa far scoprire loro di cosa potranno godere tutti una volta concluso il cantiere. Puntiamo ad un turismo sostenibile che preservi l’area ma che permetta finalmente di vivere uno dei tratti più belli della nostra costa in sicurezza e comodità. Ciò che sinora è rimasto a portata di pochi, di cui raccogliamo ancor oggi rifiuti e degrado, un domani sarà aperto a tutti. Invitiamo a seguirci sui nostri social – conclude Rubino – e a porci domande e richieste».

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