Per la prima volta sarà realizzato, in Puglia, uno studio a scala locale per analizzare i cambiamenti climatici e gli eventi estremi.
Il documento, proposto oggi alla Giunta regionale dall’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, rappresenta un quadro di analisi dello scenario climatico pugliese del presente e del passato, effettuato attraverso l’analisi di dati di piovosità e temperatura degli ultimi 30 anni, con il supporto della Protezione civile regionale, e la proiezione climatica futura per i prossimi 100 anni. Saranno elaborate anche le banche dati delle simulazioni modellistiche meteorologiche messe a disposizione del Centro euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc).
La Puglia in questo momento si colloca tra le poche regioni italiane (Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Sardegna) ad aver delineato i primi indirizzi per una strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici che sarà lo strumento di riferimento che orienterà l’azione amministrativa in tal senso, a partire dalle evidenze tecnico-scientifiche fino alle misure che dovranno essere assunte nella pianificazione e programmazione regionali nei diversi comparti, con attenzione ai processi di governance, di coordinamento istituzionale orizzontale e verticale e di partecipazione pubblica.
«Il bacino del Mediterraneo è identificato come uno degli hot spot del riscaldamento globale, ossia come una delle aree con il maggior impatto dei cambiamenti climatici», afferma l’assessora Maraschio, sottolineando che «la Puglia è totalmente coinvolta in questo scenario e ormai siamo pienamente consapevoli di come ondate di calore ed eventi metereologici estremi incidano sempre di più sulle nostre vite».
Per questa ragione l’Assessorato all’Ambiente ha «fortemente voluto predisporre uno studio che dia risposte certe e azioni concrete per adattarsi al fenomeno su scala locale. Le risultanze dello studio – prosegue Maraschio – confermano il fenomeno dei cambiamenti climatici in corso con innalzamenti termici e piovosità anomale rispetto al passato. Lo studio verifica, inoltre, i principali rischi e vulnerabilità legati ai cambiamenti climatici per il contesto pugliese, proponendo un set di azioni di adattamento classificate per ambito territoriale analizzato. Per contrastare e incidere sui cambiamenti climatici è necessario avviare processi di adattamento al fine di anticipare gli effetti avversi e adottare azioni adeguate a prevenire o ridurre al minimo i danni che possono causare. Molto resta ancora da fare – conclude l’assessora all’Ambiente – e la redazione della Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici rappresenterà la traccia su cui muoverci per affrontare il mutamento del clima» conclude l’assessora Maraschio.
Analizzando il territorio attraverso la lettura degli strumenti di pianificazione vigenti e le varie fonti bibliografiche disponibili è stato possibile individuare sette pericoli prioritari per la regione Puglia: alluvioni; allagamenti; frane; siccità; incendi; sicurezza idrica; ondate di calore; erosione delle coste.