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Brindisi, bagarre per il deposito gnl al porto: «Vanno revocati i permessi»

Nonostante le rassicurazioni arrivate dal ministero per l'Ambiente sul progetto del deposito di gnl che Edison vuol costruire nell'area di Costa Morena al porto, la politica resta in fibrillazione sul caso. Brindisi Bene Comune e Alleanza Verdi e Sinistra si rivolgono al presidente della Provincia Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne, «con l'intento di sollevare una…

Nonostante le rassicurazioni arrivate dal ministero per l’Ambiente sul progetto del deposito di gnl che Edison vuol costruire nell’area di Costa Morena al porto, la politica resta in fibrillazione sul caso.

Brindisi Bene Comune e Alleanza Verdi e Sinistra si rivolgono al presidente della Provincia Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne, «con l’intento di sollevare una questione di estrema importanza per la nostra comunità». I due movimenti invitano Matarrelli «ad assumere sul tema una precisa posizione e ad organizzare un Consiglio monotematico in provincia dedicato alla delicata questione del deposito gnl a Brindisi. Tale atto consentirebbe una discussione approfondita e trasparente su un argomento di cruciale importanza per la sicurezza e lo sviluppo economico della nostra comunità».

I due movimenti suggeriscono un confronto tra brindisini e i rappresentanti di tutte le forze politiche, sindacali e ambientaliste che hanno nel tempo pubblicamente documentato la loro opposizione sul progetto per trovare soluzioni condivise e per affrontare le legittime preoccupazioni della popolazione. «È fondamentale che il presidente della Provincia prenda una posizione formale e attiva sulla questione, adeguata alle sue competenze istituzionali e responsabilità, anche sollecitando con urgenza il presidente della Regione Michele Emiliano a procedere al riesame per la revoca dell’Intesa Stato/Regione sull’autorizzazione al deposito costiero».

Forti preoccupazioni sul progetto arrivano anche dai deputati del M5S Roberto Traversi e Leonardo Donno, coordinatore regionale del movimento in Puglia. «Sia il Comune sia il presidente della Provincia hanno espresso pareri sfavorevoli evidenziando diversi punti critici. Oltre al pericolo di rilevanti incidenti e incompatibilità urbanistica del sito, si evidenzia come il progetto andrebbe sottoposto alla valutazione di impatto ambientale. Riteniamo quindi preoccupante, se non grave, che il ministero per la Transizione ecologica, di concerto con il ministero delle Infrastrutture e trasporti, abbia autorizzato Edison all’installazione e all’esercizio del deposito di gas gnl, anche perché le criticità evidenziate dagli enti locali non sono state esaminate» dicono i due parlamentari.

L’aspetto politico sottolineato dai due pentastellati sta nella contrapposizione nello stesso schieramento politico. «Il governo di centrodestra esprime un parere contrario rispetto a un’amministrazione di centrodestra che ha approvato addirittura una mozione in cui si chiede ai ministeri interessati il riesame dell’autorizzazione alla luce delle criticità emerse. Questo fa capire come l’esecutivo non sia capace di ascoltare chi vive sul territorio. Ci chiediamo inoltre come sia possibile che questo governo non stia ascoltando la voce di associazioni, sindacati, cittadini che hanno manifestato tutta la loro preoccupazione su un progetto che non porterà benefici per il territorio ma problemi».

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