Bari sede di Retake Italia

La Puglia con nove organizzazioni no profit e un centinaio di volontari fissi (e altre migliaia che si alternano per partecipare occasionalmente alle varie iniziative dedicate al bene comune) è la regione che più conta cittadini attivi attraverso il movimento di volontariato Retake. Un riconoscimento che viene da Roma dove 10 anni fa, da una donna americana, è nato il primo gruppo italiano di Retake, Retake Roma. Un gruppo di cittadini motivato e attivo per ridare decoro a strade, coste marine, lunghi fiumi, campagne, scuole, giardini, sempre più presi di mira da vandali o altri sporcaccioni.

Un movimento del benessere e della difesa delle cose comuni che si è diffuso in altre città sino ad arrivare in Puglia che al momento risulta la regione più attiva proprio grazie alle organizzazioni nate a Modugno (5 anni fa, la prima) a Bari, Barletta, Mola di Bari, Lizzano, Grottaglie, Taranto, Foggia e Lecce.
A tutte loro per un riconoscimento ed un omaggio ufficiale ed un grazie particolare per lo sforzo messo nel bene comune si sono unite altre organizzazioni tra cui Roma, Padova e Palermo e i cui rappresentanti sono arrivati a Bari il 12 novembre per costituire Retake Italia davanti ad un notaio. Sede sarà Bari e sarà presieduta dall’attuale presidente di Retake Roma, Francesca Elisa Lionelli che rappresenterà e coordinerà tutte le quasi 40 organizzazioni nate spontaneamente e attive da tempo. La speranza è che ora, con l’avvio dell’associazione, nascano molti più gruppi di cittadini attivi, stanchi di criticare e determinati ad agire per cambiare in meglio le brutture di città, paesi, zone abbandonate e persino monumenti. Lavoreranno, come già fatto, per diffondere bellezza e senso civico nel rispetto delle norme di legge, per una crescita anche in solidarietà.
A Bari lo si fa da 5 anni e lo si fa in collaborazione con le istituzioni locali che consentono e supportano sempre più le iniziative dopo incontri, proposte, progetti stilati su carta da architetti, richieste in carte da bollo, permessi che a volte si fanno attendere per mesi, e i cui volontari attivi agiscono in sinergia con altre associazioni locali andando a formare giorno dopo giorno, evento dopo evento, iniziativa dopo iniziativa, una rete di solidarietà. Tutto grazie all’art. 118 della Costituzione dove è previsto il principio di sussidiarietà che consente ai cittadini, singoli e associati, di svolgere attività di interesse generale e per il quale le istituzioni locali devono creare le condizioni necessarie per consentire loro di agire liberamente, previe richieste in carta bollata.

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