Arrivano i primi dati sulla specie di balene, delfini e tartarughe nel bacino del Mediterraneo: solo nel 2022, nel corso di 40 giornate di monitoraggio, più di 10.000 km percorsi, e 288 ore di osservazione, i ricercatori ISPRA hanno registrato un totale di 556 avvistamenti, in particolare di stenella striata (465) e tursiope (67), 13 incontri con giganti del mare quali balenottera comune e capodoglio, e qualche avvistamento isolato di delfino comune e di grampo. Straordinario l’avvistamento dei sei salti di uno dei capodogli dell’area.
Sono i risultati del primo anno della campagna condotta in un’ampia area compresa tra il Tirreno meridionale, ed i Canali di Sardegna e Sicilia nell’ambito del progetto Life Conceptu Maris (“CONservation of CEtaceans and Pelagic sea TUrtles in Med: Managing Actions for their Recovery In Sustainability), di cui Ispra è capofila e coordinatore scientifico, cofinanziato dall’Unione Europea, che intende contribuire alla conservazione e la protezione di balene, delfini e tartarughe nel bacino del Mediterraneo e, integrando tecniche classiche a tecnologie all’avanguardia, permetterà nel periodo 2022-2025 di raccogliere nuovi dati, soprattutto in mare aperto, sulla distribuzione di queste specie, sulle loro preferenze ecologiche e sulle principali pressioni antropiche come il traffico marittimo e i rifiuti marini.
Le procedure messe a punto in questa prima area di progetto saranno replicate a partire da giugno 2023 anche nel Santuario dei cetacei Pelagos, nel Corridoio di migrazione dei cetacei spagnolo e nella regione Adriatico-Ionio orientale.