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Ambiente e rifiuti, parla Maraschio: «Nessuna tregua per chi inquina. L’impianto NewO? Nel piano non c’è»

«La Regione non darà tregua a chi sfregia la Puglia abbandonando rifiuti nelle campagne e sulle coste, amianto incluso. L’inceneritore a Modugno? Chiedere il parere dell’Ispra è una mia decisione e rappresenta un chiaro indirizzo politico»: parola di Anna Grazia Maraschio, assessora regionale all’Ambiente. Dalla Giunta risorse ai Comuni per la pulizia straordinaria del territorio:…
L'ex assessora regionale all'Ambiente della Puglia, Anna Grazia Maraschio

«La Regione non darà tregua a chi sfregia la Puglia abbandonando rifiuti nelle campagne e sulle coste, amianto incluso. L’inceneritore a Modugno? Chiedere il parere dell’Ispra è una mia decisione e rappresenta un chiaro indirizzo politico»: parola di Anna Grazia Maraschio, assessora regionale all’Ambiente.

Dalla Giunta risorse ai Comuni per la pulizia straordinaria del territorio: come nasce questa decisione?

«I Comuni spesso non hanno le risorse per effettuare gli interventi necessari a rimuovere i rifiuti abbandonati, anche in aree di interesse naturalistico. Per questa ragione stiamo andando a loro supporto. La misura si inserisce nella più ampia Strategia regionale di contrasto all’abbandono dei rifiuti, approvata in giunta nel luglio 2022. La strategia parte da un presupposto: negli ultimi cinque anni la Regione ha impegnato 31,5 milioni di euro per la pulizia straordinaria del territorio, che è un intervento necessario ma non risolutivo senza misure di prevenzione, monitoraggio e repressione. Abbiamo quindi pensato una strategia che punti da un lato alla repressione del fenomeno, dall’altro vogliamo investire sulla sensibilizzazione, sulla prevenzione, sulla nascita di una nuova cultura in grado di far comprendere che lo smaltimento di rifiuti lungo le strade è un malcostume che danneggia tutti, anche chi sta commettendo il gesto. Danneggia la Puglia intera».

Esiste uno screening dei territori più “sfregiati” dai rifiuti selvaggi? Come pensate di agire per far sì che entroterra e spiagge si trasformino in immondezzai?

«Il fenomeno è diffuso a macchia di leopardo. Tra le aree più sensibili ci sono le coste e le arterie ad alta percorrenza turistica. Perciò abbiamo ideato questa misura pensando al mare e alla terra, due risorse fondamentali per la Puglia, calibrando il bando per le località rivierasche e quelle interne. È necessario che le spiagge conservino inalterata la loro bellezza, vogliamo intervenire quando sui litorali si accumulano rifiuti abbandonati o spiaggiati. Sulle strade paesaggistiche abbiamo previsto il potenziamento del sistema di vigilanza, con droni e l’incremento delle fototrappole, con un servizio attivo anche nelle ore notturne, gestito dal Nucleo di vigilanza ambientale della Regione Puglia. Sono misure imponenti, senza precedenti, proprio perché vogliamo sradicare il fenomeno e non daremo tregua a chi sfregerà la Puglia».

Per quanto riguarda l’amianto ci sono iniziative specifiche?

«All’amianto, che è un rifiuto pericoloso, vogliamo rivolgere un’attenzione particolare. La sua presenza è diffusa sul territorio in un mosaico di rimesse, tettoie industriali, vecchi pollai e il cui smaltimento da parte dei privati incontra ancora resistenze, con la conseguenza che questo materiale viene lasciato sul posto o smaltito dagli stessi proprietari in maniera artigianale e abbandonato nelle campagne, un’abitudine devastante che danneggia loro stessi e l’ambiente. Per questo stiamo ragionando a un bando che affidi ai Comuni delle risorse per occuparsi dello smaltimento di questo rifiuto».

Si discute della richiesta di ampliamento della discarica Manduriambiente. Il M5s chiede di respingere l’istanza, Fi di approfondire in commissione: qual è la posizione della Regione?

«Siamo in una fase di approfondimento tecnico. Il Piano rifiuti prevede l’eventuale ampliamento di discariche pubbliche in esercizio al 2021, pertanto è in corso un procedimento di Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) che contiene tutte le autorizzazioni necessarie per l’esercizio dell’impianto. L’esito del Paur non è ancora definito».

Quanto all’impianto NewO di Modugno, Arpa ha chiesto il parere dell’Ispra: che cosa pensa?

«L’impianto non è inserito nel piano dei rifiuti. È stata una mia decisione che rappresenta un chiaro indirizzo politico. Arpa ha espresso delle perplessità che meritano approfondimenti tecnici. Ribadisco che l’impianto non è previsto, all’interno del piano dei rifiuti, nella parte degli scenari, quella dove sono scelti gli impianti utili alla gestione dei rifiuti».

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