«La guerra in Ucraina e il caro energia spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose che raggiungono i 650 milioni di euro per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttività». È quanto emerge da una stima di Coldiretti diffusa oggi in occasione della prima Conferenza nazionale sull’agricoltura di precisione e 4.0 che si tiene a Bari.
«È in atto una rivoluzione hi tech nei campi – afferma Coldiretti Puglia – a partire dal robot green “Ted”, l’androide contadino alto due metri e del peso di 1600 chili, 100% elettrico, collegato a guida satellitare capace di eseguire diverse operazioni colturali nei vigneti: può essere impiegato – spiega Coldiretti – con pendenze fino al 30% per le principali attività lungo i filari, dal diserbo meccanico all’antispollonatura, e può lavorare 8 ore senza fermarsi sui terreni più diversi, da quelli più argillosi a quelli sabbiosi».
C’è poi la centralina meteo “LoRAIN” che consente un monitoraggio tempestivo dei dati per pianificare irrigazioni, lavoro nei campi, far scattare allerte per possibili invasioni di insetti nocivi e ottenere previsioni meteo localizzate altamente affidabili con tecnologia Mos e sensori virtuali per la velocità del vento e la radiazione globale. Contro i parassiti che minacciano colture, produzioni di cibo arriva “Smart Trapp iScout”, trappola con un sistema fotografico integrato che, grazie al peso ridotto, può essere appesa ovunque ed è autonoma grazie alla batteria ricaricata da pannello solare. «Un profondo cambiamento – conclude Coldiretti – che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione». Inoltre tra i giovani è molto apprezzato anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) lo fa, con Facebook che rimane il canale preferito (71%). (ANSA)