Acqua dall’Abruzzo alla Puglia, Marsilio: «Un’ipotesi che non esiste. Non è stata mai chiesta»

«Non esiste alcuna possibilità che l’acqua abruzzese finisca in Puglia. Peraltro, in tal senso non è arrivata mai una richiesta ufficiale». Ad affermarlo è il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, commentando le voci seguite allo studio, commissionato da Acquedotto pugliese e redatto da esperti del Politecnico di Bari e dell’Università di Chieti, sulla possibilità di prelevare fino a 5mila litri d’acqua al secondo dalla sorgente del Basso Tirino, in Abruzzo, per trasferirla in Puglia.

«In questi giorni – aggiunge Marsilio – stiamo leggendo inesistenti ipotesi di vendere acqua alla Puglia. Si sta parlando della Puglia ossessivamente come se l’acqua del Tirino fosse già lì e l’Abruzzo soffrisse la sete per questa ragione. Una sorta di arma di distrazione di massa», prosegue il governatore abruzzese.

«L’Acquedotto pugliese è libero di fare le sue ricerche teoriche, pagare le università per questo, ma la condizione attuale dell’Abruzzo non consente di aderire a qualsivoglia richiesta in tal senso», dice ancora il presidente della Regione Abruzzo, ricordando che «anche la Commissione d’inchiesta sull’acqua, istituita nella scorsa legislatura, ha messo in evidenza che l’Abruzzo avrebbe acqua in sovrabbondanza per dissetare i propri abitanti ma i consorzi acquedottistici che la gestiscono sono stati quasi tutti mal guidati e hanno prodotto l’attuale disastro di perdite, di reti colabrodo e di mancata digitalizzazione. I massicci finanziamenti che abbiamo messo a terra per gli interventi di potenziamento – conclude il governatore abruzzese – vedranno la luce con il tempo, e nel frattempo abbiamo dovuto affrontare una stagione di siccità mai vista prima che ha aggravato il quadro già difficile».

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