L’Eurocamera riconosce «la prospettiva europea dell’Ucraina. Come afferma chiaramente la nostra risoluzione, accogliamo con favore la richiesta di Kiev per lo status di candidato e lavoreremo per raggiungere tale obiettivo. Dobbiamo affrontare il futuro insieme». Sono le parole di speranza della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, pronunciate rivolgendosi al capo di Stato ucraino, Volodymyr Zelensky, durante il dibattito sull’invasione russa nel Paese alla plenaria straordinaria dell’Eurocamera. «Sapevamo che ci sarebbe stato un prezzo da pagare ma la tragedia che stiamo vivendo è immane», spiega Zelensky in diretta al Parlamento europeo. «Siamo sotto i bombardamenti, sotto l’attacco dei missili, è stata una mattinata tragica questa. Stiamo dando la nostra vita per la libertà».
Il presidente ucraino spiega davanti ai 27 dell’Unione che «Putin parla di operazioni contro le infrastrutture militari, ma si trattata di bambini, ne ha uccisi 16 con i suoi missili». Poi l’appello all’Ue, affinché il suo Paese possa presto entrare nell’Unione. «Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata – prosegue Zelensky – Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo». La richiesta è chiara: «Provate che siete con l’Ucraina». Immediata la risposta del presidente del Consiglio Ue Charles Michel: «La Russia sta mettendo in atto un terrorismo geopolitico con una guerra ingiusta e non provocata – dice – Torni al tavolo negoziale e ponga fine alla guerra». Sulla richiesta di adesione dell’Ucraina all’Ue avverte che «dovremo essere all’altezza del momento: l’allargamento è un tema difficile, ci sono opinioni diverse, ma la domanda di Kiev è simbolica, politica, forte e credo legittima».
Gli fa eco la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: «Per l’Europa questo è il momento della verità. Quello in corso è uno scontro fra lo stato di diritto e lo stato delle armi, fra democrazie e autocrazie, fra un ordine basato su regole e un mondo di nuda aggressione». Proprio lunedì Zelensky ha firmato il documento con il quale Kiev ha ufficialmente chiesto di diventare un Paese membro dell’Ue. Un’ipotesi immediatamente respinta da Mosca.