Guerra spietata agli sporcaccioni che abbandonano i rifiuti in modo selvaggio. Aumentano i dispositivi di controllo di Kyma Ambiente in tema di reati ambientali con nuove videotrappole installate in zona Salinella-Taranto 2. E nei prossimi giorni ne verranno posizionate altre in altri quartieri. Al momento sono più di 90 gli occhi elettronici che catturano l’immagine di chi sporca la città con i rifiuti. Solo dall’inizio dell’anno la polizia locale ha elevato più di 3300 multe. Sono quasi 5mila, se si contano a partire da luglio 2021 per un ammontare complessivo di circa 290mila euro, di cui una buona parte già incamerata dalla casse comunali. Le violazioni riguardano anche il conferimento di rifiuti fuori orario, specialmente nelle ore mattutine durante le quali non si può gettare nulla all’interno dei cassonetti. L’orario di conferimento, così come da ordinanza sindacale, è dalle 17 alle 22. «Igiene, decoro e legalità sono le linee guida tracciate dall’amministrazione Melucci. Il lavoro consolidato con la polizia locale porta a risultati importanti e andremo avanti su questa strada. A breve intensificheremo gli interventi di controllo e repressione in zona Borgo, un’area colpita troppo spesso da abbandoni selvaggi di rifiuti», commenta il presidente Giampiero Mancarelli. Kyma Ambiente ricorda che nei casi più gravi, per i reati ambientali, oltre alle multe può scattare all’arresto. «Chi lascia rifiuti ovunque danneggia tutta la città, sia per la sua immagine sia per la vivibilità del territorio. Invitiamo tutti a un maggiore rispetto della nostra Taranto. Solo collaborando insieme si possono isolare queste sacche di inciviltà e tutelare la nostra città», conclude Mancarelli.
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Di Serena Nuzzaco24 Novembre 2024
