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La rivoluzione digitale riuscirà a garantire un futuro sostenibile?

L’era digitale sta trasformando le nostre vite con una rapidità inusitata. L’Intelligenza artificiale (Ia), in particolare, si sta radicando sempre più nella nostra vita quotidiana, influenzando il nostro modo di lavorare, le nostre relazioni sociali e l’intera società. Questi cambiamenti repentini, da un lato, creano grande curiosità e fiducia nel futuro, ma generano anche molta incertezza e in alcuni casi paura rispetto alle potenziali conseguenze di questi rapidi cambiamenti.

In questo contesto, i leader mondiali si sono incontrati al “summit del futuro” delle Nazioni Unite, un evento cruciale per definire il percorso tecnologico globale. Al centro delle discussioni il Global Digital Compact, un accordo che mira a guidare lo sviluppo delle tecnologie digitali per il bene comune, riducendo le disuguaglianze e proteggendo il pianeta. La premier italiana Giorgia Meloni, insieme con altri capi di Stato e di Governo, ha partecipato all’Assemblea delle Nazioni Unite, testimoniando così il ruolo proattivo che l’Italia intende assumere rispetto a questi temi.

Il Global Digital Compact si propone obiettivi ambiziosi, come garantire l’accesso equo alle competenze digitali entro il 2030 e promuovere l’uso dei “beni comuni digitali” come i dati aperti e i software accessibili a tutti. Questi strumenti sono fondamentali per consentire a ogni individuo di navigare nel mondo digitale con consapevolezza e ridurre l’influenza delle fake news. Un altro aspetto cruciale del patto è la necessità di stabilizzare le catene di approvvigionamento dei prodotti digitali e di promuovere l’innovazione a livello globale. È essenziale che tutti i Paesi, inclusi quelli in via di sviluppo, partecipino attivamente alla definizione delle regole per l’Ia. Per questo, si propone la creazione di una piattaforma scientifica indipendente che esamini sia i rischi sia le opportunità dell’Ia.

Oltre a questi temi, il summit del futuro ha discusso del Patto per il futuro, un’intesa che include il Global Digital Compact e una Dichiarazione sulle generazioni future. Il patto è suddiviso in cinque capitoli principali: sviluppo sostenibile, pace e sicurezza internazionale, scienza e tecnologia, giovani e future generazioni, e nuova governance globale. L’obiettivo è costruire un consenso globale su strategie condivise per affrontare le sfide del domani.

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