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Ex Ilva, quattro ore di sciopero: operai davanti allo stabilimento di Taranto – VIDEO

È cominciato alle 11, anche a Taranto, lo sciopero dei dipendenti dello stabilimento ex Ilva. La mobilitazione coinvolge anche i lavoratori dell’indotto.

I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno indetto uno sciopero nazionale di quattro ore in tutti gli stabilimenti di Acciaierie d’Italia, in concomitanza con l’incontro in programma a Palazzo Chigi.

«Oggi sarà una delle prime iniziative per dar voce ai lavoratori che da anni subiscono la cassa integrazione», afferma Vincenzo Laneve, coordinatore di fabbrica Fim-Cisl.

«Il Governo – proseguono – ci deve dare delle risposte, ci deve dare delle garanzie. Ma anche l’azienda deve essere coerente con le richieste delle organizzazioni sindacali: più investimenti per tornare a produrre nel rispetto dell’ambiente».

L’allarme della Uilm: «Acciaierie 2 verso il fermo? L’azienda chiarisca»

A Taranto, intanto, sale l’allarme per Acciaierie 2. A lanciarlo sono le Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) Uilm che hanno inviato una comunicazione all’ufficio relazioni industriali di AdI in As chiedendo chiarimenti dopo essere «venute a conoscenza della necessità di una fermata dell’Acciaieria 2 a causa di presunti problemi tecnici riscontrati sul gasometro dell’impianto».

I delegati sollecitano informazioni «circa la reale natura del problema e le modalità di intervento previste. Vista l’estrema complessità dell’impianto e la pericolosità intrinseca legata al gasometro – aggiungono – riteniamo non più procrastinabile un confronto trasparente che possa fornire una descrizione dettagliata delle criticità riscontrate, le motivazioni tecniche che stanno portando a continui slittamenti della fermata, le tempistiche previste per l’intervento e la sua completa esecuzione, l’elenco delle certificazioni di sicurezza e collaudo attualmente in uso e le garanzie sul rispetto di tutte le normative vigenti in materia di sicurezza e ambiente».

In assenza «di una celere convocazione da parte dell’azienda – concludono – ci vedremo costretti a coinvolgere senza indugio gli enti esterni competenti, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente circostante».

Proprio in Acciaierie 2 una settimana fa si è verificata una perdita di gas che ha comportato la temporanea evacuazione dell’area.

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