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Lazio-Lecce, i giallorossi si giocano la salvezza in 90 minuti: a Roma gara da dentro o fuori

La gara della vita. Quella del dentro o fuori. Questa sera alle 20,45 all’’Olimpico’ il Lecce giocherà la gara che deciderà la stagione. Contro la Lazio dell’ex Baroni, che però è squalificato e non siederà in panchina. Sarà importante essere quanto più vicini alla perfezione. Sarà decisivo rimanere in partita. Di fronte un avversario che è stato a lungo la rivelazione del campionato, ma che nell’ultimo periodo si è un po’ spento. Tutto il Salento ha vissuto una settimana piena di ansie e preoccupazioni, anche in virtù dell’impossibilità di raggiungere Roma per seguire la gara dal vivo. Giovedì grazie anche al lavoro diplomatico della società, la trasferta è stata aperta a tutti e dal Salento sono previsti in migliaia per stare vicini alla squadra a tentare l’impresa.

Settimana giusta

Dal ritiro romano, ha parlato Giampaolo in una conferenza stampa singolare. Il tecnico è partito dalla settimana. «È stata giusta per giocare una partita molto importante. Tra quanto fatto a Lecce e quanto completato a Roma, abbiamo lavorato per essere competitivi e dire la nostra fino alla fine» ha dichiarato. Intelligenza e raziocino fu la ricetta dettata prima della gara contro il Torino. Ingredienti che vanno inseriti anche questa sera: «Assolutamente sì, un secondo prima che l’arbitro fischi siamo allo spareggio. Siamo tutte lì, bisogna avere equilibrio, consapevoli di giocare contro una squadra forte. Non dobbiamo fare favori a nessuno, dobbiamo rendere la vita difficile a tutte quelle che giocano per il nostro obiettivo».

Squadra forte

«La Lazio è una squadra forte – ha dichiarato poi esprimendo un giudizio sugli avversari – è a tre punti dalla quarta (in realtà sono 2 ndr). Ma noi non possiamo stare a guardare la carta d’identità dell’avversario. Dobbiamo fare una partita di grande spirito, stando lì, rimanendo lì a giocarcela per i 95 minuti. Il valore dell’avversario è indiscusso. Ma cambia poco in relazione a quanto dobbiamo fare noi».

I singoli

Si è guardato poi ai singoli calciatori. Fari puntati su Pierret e Rebic che sono stati acciaccati (il secondo ha anche ieri lavorato a parte). «Pierret è recuperato, Ramadani sta bene. Le scelte saranno funzionali alla partita che ci aspetta. In base alle caratteristiche dell’avversario e del suo valore, ma anche dello stato di forma dei nostri. Le considerazioni da fare sono tante». Tete Morente è squalificato, per il sostituto gara a due: «Banda e Karlsson saranno chiamati a giocare entrambi. Uno dall’inizio e uno a partita in corso. Che sarà dispendiosa». La presenza di Krstovic e Rebic ha rivitalizzato l’attacco, ma vanno gestiti con prudenza: «Potrebbero coesistere, magari non dall’inizio».

Le altre

Giampaolo ha una idea precisa sul buttare un orecchio ai risultati dagli altri campi. «Penso che lo faranno più i nostri avversari. Saranno loro a chiedersi cosa stiamo facendo. Noi non abbiamo alternative o comunque ne abbiamo pochissime. Dobbiamo pensare a fare la partita senza pensare a cosa fanno gli altri, lo vedremo alla fine. Giocare condizionati dal risultato degli altri sia sbagliato. Perché ti deconcentri dalla tua partita». Infine un pensiero per i tifosi: «Come sempre, la presenza massiccia dei nostri tifosi non è in discussione. Quest’anno, laddove c’è stata la possibilità, sono sempre stati molto presenti».

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