La Giunta regionale della Puglia ha stanziato circa 29 milioni di euro per nove interventi contro i rischi idro-geologici in provincia di Bari, Brindisi, Foggia e Lecce.
«Il cantiere più importante che deve essere sempre operativo riguarda la manutenzione del nostro territorio, un patrimonio bello e fragile di cui dobbiamo avere cura continua», commenta l’assessore regionale a infrastrutture, difesa del suolo e rischio sismico, Raffaele Piemontese, in riferimento al nuovo stock di risorse per complessivi 28 milioni 754.285 euro, che si aggiungono ai circa 38 milioni di euro del pacchetto di opere di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di edifici e sulla viabilità già stanziati a inizio anno.
Dei nove interventi previsti, sei sono stati definiti con il Ministero della Transizione Ecologica e riguardano il territorio comunale di Capurso, in provincia di Bari, con opere finanziate con 4 milioni e mezzo di euro e il territorio di Scorrano, in provincia di Lecce, per 2 milioni e mezzo di euro. In provincia di Foggia, due interventi si concentrano nel territorio dei Cinque Reali Siti: la sistemazione idraulica del territorio di Carapelle e dell’omonimo torrente, per 5 milioni di euro, e il completamento delle opere di mitigazione del rischio idraulico sul viale Stazione a Ordona, per 2 milioni e 46 mila euro. Altri due riguardano Mattinata: per 1 milione di euro la messa in sicurezza della falesia della spiaggia a sud e a nord di Baia delle Zagare e Baia Mergoli, uno dei tratti più identitari della costa pugliese, e la messa in sicurezza del tratto di costa a Punta Grugno per 300 mila euro.
Gli altri tre, definiti con il dipartimento “Casa Italia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardano i territori attraversati dal canale Patri in agro Brindisi, per 5 milioni e 398 mla euro; l’abitato di Seclì, piccolo comune delle Serre Salentine in provincia di Lecce, per 4 milioni e 80 mila euro; il ripristino della funzionalità di Lama San Giorgio a Bari, per 3 milioni 933.685 euro.