ROMA (ITALPRESS) – Renault sfrutta ogni anno il suo know-how per sviluppare innovazioni al servizio dei veicoli elettrici. Se la miniaturizzazione delle batterie e l’aumento della loro autonomia svolgono un ruolo di primo piano nelle attività di ricerca e sviluppo, anche il motore non scherza. Renault punta sul ruolo strategico del motore nella catena del valore elettrica e ha persino deciso di progettarlo internamente, dall’inizio alla fine. Il nuovo sistema a rotore avvolto di Mègane E-TECH Electric offre diversi vantaggi: sistema più rispettoso dell’ambiente perchè privo di magneti e quindi di terre rare; robustezza e affidabilità; rendimento ottimizzato limitando l’uso dell’energia elettrica (grazie alla modulabilità della corrente) e quindi meno spreco di energia, soprattutto ad alte velocità, in autostrada;
riduzione dei costi di produzione, grazie all’utilizzo di questa tecnologia per i motori di ZOE, Twingo E-Tech Electric, Kangoo E-Tech Electric e Master E-Tech Electric, tutti prodotti sulla stessa linea a Clèon. Grazie al nuovo brevetto, Renault ha progettato un motore sincrono a rotore avvolto senza magneti permanenti per Nuova Mègane E-TECH Electric. Questa tecnologia migliora il rendimento del motore riducendo, al tempo stesso, il suo impatto ambientale. Basta con le terre rare, questi metalli tanto difficili da riciclare, come il neodimio, la cui estrazione e lavorazione producono rifiuti tossici. I magneti sono sostituiti da bobine di rame con fili appositamente ordinati e organizzati in modo da resistere alla forza centrifuga del rotore. Oltre al vantaggio ecologico, la tecnologia del rotore avvolto offre al motore di Mègane E-TECH Electric un ottimo rendimento su un’ampia gamma di coppie e velocità. A differenza dei motori a magneti permanenti, grazie alla loro invenzione, gli ingegneri Renault hanno potuto regolare il livello di eccitazione magnetica tramite la corrente immessa nel rotore avvolto. Per cui, quando il motore non ha bisogno di essere fortemente sollecitato, l’eccitazione può essere ridotta, diminuendo così l’attuazione magnetica nel motore e le relative perdite.
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-foto ufficio stampa Renault-