«È sotto gli occhi di tutti il grandissimo lavoro che le forze di Polizia svolgono per garantire, a ciascun cittadino, il diritto di sentirsi sicuro». L’intervento del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la cerimonia per il 173esimo anniversario della Polizia di Stato, in piazza del Popolo, a Roma ha toccato vari temi, dalla tutela della Polizia alle operazioni di contrasto alla criminalità organizzati e ai patrimoni mafiosi, fino a toccare anche la questione migratoria, uscita un po’ dai radar negli ultimi mesi.
L’immigrazione illegale
Tornando sul tema dell’immigrazione illegale Piantedosi ha sottolineato lo sforzo del ministero nel combatterla, per evitare che possa diventare un problema. «Incisiva è l’azione di contrasto all’immigrazione illegale, fenomeno che, mai come in questo momento, se non adeguatamente fronteggiato, può diventare fattore di instabilità», ha affermato ancora. Le operazioni su piani concatenati, con il concorso di tutte le forze di Polizia – ha detto ancora il capo del Viminiale – «Hanno reso possibile, nel 2024, un decremento degli ingressi via mare del 60% rispetto al 2023, un trend in calo anche quest’anno con una diminuzione degli sbarchi di quasi il 30% rispetto allo scorso anno». Come confermato anche dall’ultima operazione della Procura di Catania nel contrasto ai trafficanti di esseri umani, continua l’impegno delle forze di sicurezza nel garantire il pieno rispetto non solo dei confini, ma anche quello dei diritti individuali. «Nella convinzione che spetti a ogni Paese, e non ai trafficanti, decidere chi debba entrare sul proprio territorio – ha affermato Piantedosi – Abbiamo nel contempo favorito i canali legali di ingresso, sia attraverso un significativo aumento delle quote di lavoratori stranieri ammessi in Italia, sia attraverso la semplificazione delle procedure e l’introduzione di più efficaci controlli volti a prevenire possibili irregolarità».
Le nuove assunzioni
Il capo del Viminale ha illustrato i risultati del governo Meloni in merito alle nuove assunzioni tra le forze di Polizia. Numeri che confermano l’impegno del ministro sul tema, anche alla luce dello stanziamento di un miliardo di euro nella legge di bilancio per quest’anno per il rinnovo dei contratti e i 100 milioni di euro per la valorizzazione della specificità del personale del comparto. «Con un decisivo cambio di rotta e con la consapevolezza che quelle per la sicurezza sono spese a salvaguardia dell’intero sistema Paese – ha sottolineato Piantedosi – dall’insediamento di questo governo, sono state oltre 30mila le assunzioni di personale delle Forze di Polizia, di cui 11.493 solo nella Polizia di Stato».
La criminalità organizzata
Poi il ministro ha iniziato a snocciolare i risultati tangibili delle forze di Polizia, in particolare quelli avanzati nei confronti delle organizzazioni criminali in tutto il territorio nazionale. «Sono stati arrestati 95 latitanti pericolosi, sono stati sequestrati alle mafie beni per circa 3 miliardi di euro e confiscati beni per un valore di oltre 2 miliardi e 200 milioni di euro», ha affermato il ministro Matteo Piantedosi dal palco in piazza del Popolo, ricordando la necessità della sicurezza. «Sentirsi sicuri è un sentimento che alimenta l’essenza stessa dei valori di cittadinanza», ha sottolineato.