Barilla compie 145 anni, 4 storie ne raccontano la storia e la visione

PARMA (ITALPRESS) – 145 anni in un giorno e in un luogo. Un viaggio attorno a una visione, quella di Pietro Barilla sr, che nel 1877 apriva a Parma una bottega di pane e pasta con il sogno di dare da mangiare alle persone quello che avrebbe dato ai suoi figli. Attorno a quel principio si è sviluppato un modello di fare impresa che oggi unisce 8.500 persone e una filiera che condivide i suoi valori e la passione per la qualità.
Il viaggio di Barilla, lungo quasi un secolo e mezzo, ha accompagnato i cambiamenti sociali ed economici italiani: ha attraversato guerre e dopoguerra, boom e recessione, glocalizzazione e pandemia, tra innovazioni tecnologiche (dall’invenzione del packaging per la pasta, a quella stampata in 3d o con farina di legumi), culturali (la nascita con Mulino Bianco della colazione all’italiana), fenomeni di costume con campagne di comunicazione che hanno fatto scuola, con storie e claim memorabili e l’incontro con icone dell’italianità come Mina a Fellini, Tornatore e Salvatores.
Ma la visione di Barilla è cresciuta con i suoi orizzonti, dalla conquista dei mercati internazionali (sono 100 i Paesi dove sono presenti i suoi brand) alle grandi tematiche mondiali dello sviluppo sostenibile e della nutrizione. Oggi la purpose del Gruppo è quella di migliorare costantemente l’offerta di prodotti (quasi 500 quelli riformulati e migliorati dal 2010), incoraggiare l’adozione di stili di vita sani, favorire l’accesso al cibo continuando a impegnarsi a ridurre e compensare le emissioni di CO2eq, promuovere filiere sostenibili e progettare gli imballi affinchè possano essere riciclati. Un’azienda che non si ferma ai suoi prodotti ma supporta nuove idee imprenditoriali e guarda alle nuove tendenze di consumo in un mondo che sta cambiando. E oggi, a Cibus, racconta il suo passato e il suo futuro con quattro “storie” esemplari.

RIAPRE A PARMA BOTTEGA BARILLA, IL PRIMISSIMO LUOGO DOVE E’ STATA CREATA LA PASTA BARILLA
E’ un cerchio che si chiude e unisce passato, presente e futuro di un’icona del Made in Italy. In occasione di Cibus riapre al pubblico Bottega Barilla a Parma, dove, nel 1877, è iniziata una delle più emozionanti storie imprenditoriali del Paese. Un luogo storico, simbolo “saper fare” che rinasce a nuova vita diventando simbolo della visione imprenditoriale. La Bottega dove il fondatore Pietro Barilla senior accoglieva i primi clienti diventa oggi uno spazio esperienziale aperto a tutti, per scoprire, tra cimeli del passato e immagini storiche, la nuova Al Bronzo – la pasta in cui tradizione e futuro s’incontrano, a cui è dedicato un vero e proprio percorso polisensoriale e immersivo. Al Bronzo si potrà non solo osservare in tanti formati, ma annusare per coglierne le note aromatiche, toccare per apprezzarne l’accentuata ruvidità grazie alle misurazioni del Rugosimetro, degustarla nell’antico laboratorio con le preparazioni degli chef Barilla.

BARILLA AL BRONZO, UNA NUOVA PASTA IN CUI RIVIVE LA TRADIZIONALE “LAVORAZIONE GREZZA”.
E’ già una notizia che il leader mondiale del settore decida di lanciare una nuova linea di pasta. A maggior ragione se la pasta in questione unisce innovazione e centenario saper fare. Con Al Bronzo, Barilla ricrea la lavorazione grezza, attingendo dal metodo tradizionale della trafilatura al bronzo: si parte da un impasto di grani pregiati (100% italiani e selezionati per la loro qualità un contenuto proteico superiore al 14%) che viene estruso attraverso trafile al bronzo con inserti arricchiti di filettature che aumentano la resistenza al passaggio dell’impasto, disegnando così sulla sua superficie una “rete di microincisioni”. Il risultato è una pasta dalla ruvidità intensa e dal colore giallo ambrato che trattiene al meglio i condimenti, creando un gusto incredibilmente piacevole e un’esperienza di gusto unica.
Per la gamma Al Bronzo, Barilla ha selezionato i 10 formati classici e più amati, inclusi Linguine, Spaghettoni, Fusilloni e Mezzi Rigatoni. E li ha avvolti in un packaging altrettanto unico: una confezione rossa, omaggio all’amore profondo di Barilla per la pasta…e per il Pianeta: la confezione in cartoncino è infatti 100% riciclabile, fatta di carta proveniente da foreste gestite responsabilmente.

I NUOVI PESTI BARILLA CON BASILICO DA AGRICOLTURA SOSTENIBILE
A Cibus, punto di riferimento per raccontare l’innovazione e le sfide dell’agroalimentare italiano, Barilla, leader mondiale del pesto, presenta un’altra novità che interpreta alla lettera il suo approccio etico al fare impresa: il Pesto Barilla con Basilico da agricoltura sostenibile. Attenta alla sostenibilità sociale e ambientale, la filiera del Basilico Barilla è italiana, certificata, di qualità e incontra le esigenze degli amanti del pesto di tutto il mondo, sempre più attenti all’impatto su territorio, pianeta e persone.
Barilla è il primo brand a portare il Basilico da agricoltura sostenibile a livello globale, adottando la certificazione ISCC PLUS (International Sustainability and Carbon Certification) che garantisce la protezione della biodiversità e dei suoli con un elevato stock di carbonio, il mantenimento di buone condizioni agronomiche e ambientali, il rispetto dei diritti umani e la limitazione delle emissioni di gas serra. Barilla ha inoltre sviluppato criteri e pratiche agricole sostenibili in collaborazione con l’Università di Bologna – in particolare il Dipartimento di Scienze Agrarie e Alimentari – e con il CeRSAA (Centro di Ricerca e Sperimentazione Agricola di Albenga, Liguria), uno dei principali centri italiani di competenza per la coltivazione del basilico.
Rotazione delle colture, coltivazione nei campi di basilico di piante e fiori per tutelare la biodiversità dell’agroecosistema, accordi di filiera con i basilicoltori per garantire qualità e sostenere territori e produzione locale sono le altre pietre angolari di questo progetto.
La rinnovata gamma “Pesto Barilla”, dal vasetto 100% riciclabile, nasce dalla passione per le ricette italiane più amate di sempre e per gli ingredienti distintivi del Bel Paese: il basilico con il suo profumo inconfondibile, la prelibatezza del Parmigiano Reggiano DOP, il sapore dei pomodori italiani e il gusto delle verdure mediterranee. I pesti Barilla sono l’ideale per portare ogni giorno sulla tavola il piacere di un piatto sfizioso. Li contraddistinguono la delicatezza e cremosità ottenute dal processo di preparazione Metodo Delicato, con miscelazione a freddo. E ora la linea si arricchisce anche di una intrigante novità, il Pesto Basilico e Pistacchio, dove l’equilibrio tra gli ingredienti dà vita a un gusto e a una texture più complessi, per la nota tostata predominante e la croccantezza della frutta secca (oltre ai pistacchi sono presenti mandorle e anacardi).

APRE L’AGRIBOSCO BARILLA, DOVE L’AGRICOLTURA RINNOVA IL SUO DIALOGO CON LA NATURA
A proposito di agricoltura sostenibile, in occasione di Cibus 2022, Barilla apre le porte dell’agriBosco. Un luogo speciale che racconta come l’azienda intende il suo ruolo nel mondo, valorizzando ingredienti e materie prime di grande qualità e rispettosi dell’ambiente. Parliamo di un’area riqualificata e riportata alla natura di 23 ettari (più di 30 campi da calcio) adiacente al pastificio di Parma e sede centrale di Barilla. L’agriBosco sarà aperto e fruibile dalla comunità locale e dalle persone Barilla, che sono anche parte attiva del progetto per rendere questa area un luogo inclusivo e senza barriere.
Parliamo di un luogo che rappresenta e racconta la strategia di sostenibilità del Gruppo di Parma, tra piante, ingredienti e materie prime da cui nascono pasta, sughi e prodotti da forno apprezzati in tutto il mondo. E ci permette di scoprire cosa c’è dietro a un biscotto, una merendina, un pacco di pasta Barilla: nell’agriBosco stanno infatti crescendo campi di girasole e di grano coltivati in modo sostenibile, nel rispetto della biodiversità. Tra spazi verdi, fiori e casette per le api, anche un bosco di quasi 3mila alberi autoctoni piantati dove ieri c’era un terreno incolto. Saranno oltre 13mila i kg di CO2 assorbiti ogni anno da agriBosco, pari a quelli emessi da un’auto di media cilindrata per fare il giro dell’equatore oltre 100 volte. L’agriBosco, realizzato in collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2, racconta in modo tangibile quello che per Barilla significa sostenibilità, in un luogo speciale dove agricoltura, animali e piante possono vivere nel dialogo e “fare mondo”.

– foto ufficio stampa Barilla –
(ITALPRESS).

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