Hanno tra i 20 e i 30 anni i sei ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico che, da alcuni giorni, si occupano del confezionamento dei pacchi di pasta che mensilmente vengono distribuiti ai 200 dipendenti dello stabilimento Barilla di Foggia.
I sei ragazzi sono stati assunti dall’azienda ed «è la prima volta che giovani con disturbi dello spettro autistico entrano a far parte, lavorativamente, di una realtà consolidata leader nella produzione di pasta come Barilla», spiega Maurizio Alloggio, presidente dell’associazione I Fun, nata nel 2013 a Foggia e della quale fanno parte i sei ragazzi.
«Stiamo trasformando quello che fino a qualche tempo fa era considerato un problema, in una risorsa, anche lavorativa», sottolinea Alloggio, spiegando che in Barilla i ragazzi «portano uno spirito divertente, allegro. Fanno battute, ironizzano su tutto. Hanno creato un clima davvero giocoso, di cui beneficiano anche gli stessi dipendenti».
La Barilla ha stipulato un contratto per l’assunzione dei sei ragazzi – Luciano, Domenico, due ragazzi di nome Gianluca, Michele e Maurizio – con la cooperativa Chara, creata dall’associazione I Fun proprio con questo obiettivo.
Accompagnati da un tutor dell’associazione, a bordo di un pulmino, i ragazzi arrivano presso lo stabilimento a una decina di chilometri da Foggia. Lavorano su due turni. Il primo dalle 9 alle 13, il secondo dalle 13 alle 17. Indossano scarpe antinfortunistiche e tuta da lavoro e preparano i pacchi tenendo conto delle indicazioni fornite dai dipendenti.
«I ragazzi hanno dimostrato fin dal primo giorno grandi capacità organizzative e di gruppo – conclude Alloggio -. Hanno a che fare con ben 73 tipi di pasta diversa e sono attenti alle richieste dei dipendenti. Sono felici, motivati e molto attenti. Quando è giunta la notizia dell’assunzione non ci potevano credere. Erano entusiasti e felici».
