«Forse vorrei fare public speaking, vorrei impegnarmi nell’istruzione e nella divulgazione. Quello che ho attraversato e come l’ho fatto, dalla droga al cancro, può essere d’ispirazione per molti». Lo ha detto Bianca Balti in una lunga intervista con il direttore di Vanity Fair, Simone Marchetti, di cui è stata rilasciata un’anticipazione.
«Mettersi in sicurezza e prevenire è un tema di cui voglio essere portavoce. Ma non voglio sentirmi in colpa per non aver tolto subito le ovaie. È sminuente. Non puoi lasciare una donna sola nelle sue paure. E giudicarla pensando sia una decisione facile da prendere. Fa paura. Ti cambia il corpo. Ti fa andare in menopausa precoce.
C’è una complessità che non va sminuita. O chi scoprirà questa mutazione genetica si troverà sola e non in grado di scegliere» confessa la top model protagonista del nuovo numero del settimanale «Sai chi mi ha aiutato davvero? – prosegue – Una dottoressa che mi ha visitato e mi ha detto: ‘come sei coraggiosa’.
Mi sono sentita vista. E capita. Solo quello mi ha aiutato a scegliere. Ho scoperto che ciò che mi rende felice è superare me stessa. Non conta più se riesco o meno in una cosa. Se non mi riesce, amen, devi imparare a lasciarla andare e passare alla successiva – aggiunge – L’importante non è quello che non funziona. L’importante è continuare ad andare».