C’è sempre più odio in rete e nei commenti social. Una crescita esponenziale causata dalla diffusione di video e contenuti sempre più violenti nelle azioni e nelle parole. Ad evidenziarlo sono due casi di cronaca che questa settimana hanno attirato l’attenzione di tv e giornali nazionali e locali. Il gesto estremo di una donna titolare di una pizzeria a Sant’Angelo Lodigiano e le violenze inspiegabili di una ragazzina contro un gatto ad Alberobello. Entrambe le notizie hanno fatto rumore anche per la «terribile campagna di odio» che si è sviluppata nei confronti dei responsabili dei fatti accaduti e diffusi in rete. E allora qual è l’impatto di queste notizie sulle giovani generazioni e come reagiscono a questi fatti di cronaca?
Tante le polemiche e l’indignazione ad Alberobello per la 16enne che avrebbe dato un calcio ad un gatto facendolo finire nell’acqua gelida di una fontana della piazza. Il tutto filmato e pubblicato sul web. La ragazza è stata individuata e denunciata ma agli utenti della rete non è bastato. Insulti e minacce hanno preso il sopravvento e lo stesso sindaco ha chiesto la fine di tutto ciò. Per il legale della ragazza «l’unica evidenza è che una minorenne è stata sbattuta in prima pagina, sui social con nome e cognome diventando oggetto di una terribile campagna di odio che deve finire. Lei e la sua famiglia stanno malissimo».
Per il caso di Sant’Angelo la rete prima si sarebbe scagliata contro la ristoratrice, perché autrice di una possibile falsa recensione. La donna si sarebbe inventata una storia per finire sui giornali e promuovere il suo locale. Segnalata da giornalisti e influencer, si è difesa attraverso gli stessi mezzi di informazione. Poi un gesto estremo e la rete che cambia rotta e si scaglia contro chi avrebbe fatto luce sulla veridicità della recensione ritenendoli responsabili della scelta della donna di togliersi la vita.
Ne potremmo citare altre di notizie ma forse questi due casi devono farci riflettere sulla necessità urgente di una vera Educazione ai social al momento fuori controllo.