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Sfrecciano in motocross tra le dune di Torre Guaceto: fermati 2 giovani. Sequestrati i mezzi

Sfrecciavano all'interno della riserva naturale di Torre Guaceto in motocross ma sono stati intercettati dal personale del Consorzio di gestione. È accaduto ieri, intorno alle 12. Due ragazzi, di 18 e 16 anni, si muovevano a velocità sostenuta nella laguna della torre aragonese, nei pressi della zona di riserva integrale, quella più delicata. Gli uomini…
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Foto dalla pagina Facebook del Consorzio di gestione della riserva naturale di Torre Guaceto (https://www.facebook.com/Riserva.TorreGuaceto)
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Sfrecciavano all’interno della riserva naturale di Torre Guaceto in motocross ma sono stati intercettati dal personale del Consorzio di gestione.

È accaduto ieri, intorno alle 12. Due ragazzi, di 18 e 16 anni, si muovevano a velocità sostenuta nella laguna della torre aragonese, nei pressi della zona di riserva integrale, quella più delicata.

Gli uomini del Consorzio hanno immediatamente chiesto l’intervento delle forze dell’ordine: sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Carovigno che hanno fermato e identificato i due giovani, originari di San Vito dei Normanni, a cui sono state sequestrate le moto che erano prive di targa e di copertura assicurativa.

Il presidente del Consorzio di gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, nel ringraziare il comandante della stazione dei carabinieri di Carovigno, Giuseppe Berardino, evidenzia come sia «difficile riuscire a fermare questi individui perché si muovono a grande velocità e sprovvisti di targhe dei loro mezzi, proprio per non farsi identificare».

Il Consorzio ricorda il “già precario stato di salute delle dune” causato dai cambiamenti climatici e “l’importanza che ha il riposo per gli uccelli migratori” già stremati dalle migrazioni: in quest’ottica è ancora più importante l’attività di monitoraggio, prevenzione e repressione di comportamenti che procurino danno alla riserva naturale, spesso meta di persone “che sfrecciano con moto molto rumorose sulla sabbia e tra i laghetti della zona umida in cui gli animali cercano di recuperare la forma fisica prima della ripartenza”, concludono dal Consorzio di gestione.

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