Era il 13 marzo scorso quando Simone Del Vecchio, 37enne originario di Barletta, si è recato in Albania per sottoporsi a cure dentarie. Qualcosa però è andato storto e, dopo il ricovero nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Tirana, il 37enne è stato trasferito in Italia, a San Giovanni Rotondo, dove è ancora ricoverato in attesa di sottoporsi a un intervento chirurgico per una stenosi tracheale.
A raccontare la vicenda, sulle colonne del Corriere del Mezzogiorno, è il fratello gemello di Simone, Marco Del Vecchio.
Stando a quanto riferisce, il 37enne si sarebbe sentito male poco dopo l’intervento e sarebbe stato colto da quattro arresti cardiaci.
La famiglia ha avviato un’azione legale ma, racconta Marco Del Vecchio, «abbiamo molti problemi legati al fatto che si tratta di un Paese che non fa parte dell’Unione Europea e alle difficoltà nel reperire i documenti dell’intervento».
Il 13 marzo, infatti, nella clinica a Tirana c’era anche la madre che si era sottoposta allo stesso intervento due anni prima, senza problemi. Simone, invece, «è stato per otto giorni in rianimazione a Tirana poi, il 21 marzo, con un’aeroambulanza lo abbiamo portato al Policlinico di Bari» dove è stato ricoverato, anche qui, in rianimazione.
A giugno scorso Simone Del Vecchio è uscito dal coma ma si sarebbe verificata una nuova complicazione. Di qui il trasferimento nel reparto di Malattie infettive «a causa di un’infezione batterica contagiosa, la candida auris, che ha ritardato ancora di più la sua ripresa perché non ha potuto fare riabilitazione».
Poi il trasferimento a San Giovanni Rotondo dove dovrà essere sottoposto a un nuovo intervento chirurgico per la stenosi tracheale, forse dovuta all’essere stato intubato per un lungo periodo, che non gli consente di bere, mangiare e respirare bene.