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Brindisi, Marchionna dopo le critiche: «Dopo due anni ancora non hanno digerito di aver perso»

Il 25 aprile brindisino? Terreno fertile per lo scontro politico.

La posizione di Marchionna

Il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, da tempo nell’occhio del ciclone, ha definito come “imbecilli” coloro che hanno criticato il suo discorso durante la cerimonia del 25 aprile. Il sindaco, durante il suo discorso, non ha detto le parole “antifascismo” e “nazifascismo” scatenando le proteste dei presenti e di una parte della classe politica brindisina. «Avevo notato – ha esordito il primo cittadino – che il prefetto era stato inondato di applausi mentre per me me ne erano stati riservati solo di circostanza. Pensavo di aver fatto lo stesso tipo di discorso, parlando di Papa Francesco, libertà, democrazia. Io sono antifascista da quando sono nato. Poi, se la gente di questi tempi è esagitata e ha bisogno di sentirselo dire ogni giorno facciano pure. Idem se sentono il bisogno di creare uno scandalo perché un ministro ha parlato di 25 aprile sobrio. Mi sembrano tutti quanti molto assatanati, non nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali». Marchionna ha poi rincarato la dose. «Se questi pensano – ha dichiarato – di insegnare l’antifascismo a me, credo che siano loro a dover andare a lezione di antifascismo e di democrazia. Io non devo dare spiegazioni a nessuno di quegli imbecilli che hanno sollevato certi dubbi su di me. La mia vita sta lì a dimostrare che non devo dare a nessuno di quegli imbecilli delle spiegazioni – e sottolinei il termine imbecilli -. Questi ancora non hanno digerito di aver perso dopo due anni. Hanno perso. Il fatto è questo. Sono così indottrinati da non sembrare neanche umani, ma robot. Ci hanno rotto le scatole. Chi solleva certi dubbi viene da Marte. Ma come si permettono?».

Le opposizioni

Sulla questione è intervenuto anche Riccardo Rossi, ex sindaco di Brindisi, che ha lodato il prefetto Luigi Carnevale per il suo discorso, criticando quello del primo cittadino. Francesco Cannalire, segretario provinciale del Partito Democratico, è dello stesso avviso. «Ciò che contesto a Marchionna – dice Cannalire – non è ciò che non ha detto. Ciò che gli contesto è che in un’occasione del genere non abbia avuto, non so se per coscienza sua o per timore politico dato che nell’attuale amministrazione c’è chi guarda al fascismo con interesse, una presa di posizione. Questa timidezza a dire con chiarezza che si è antifascisti, soprattutto da lui che viene da una tradizione socialista, ieri è risuonata». Cannalire, però, si dice tranquillo del comportamento delle istituzioni grazie al prefetto di Brindisi Luigi Carnevale. Carnevale, infatti, durante il proprio discorso ha apertamente sottolineato che, ciò che si ricorda ogni 25 aprile, è la liberazione dal nazifascismo per merito degli antifascisti. A Brindisi anche il 25 aprile funge da terreno fertile per lo scontro e la polemica politica che, probabilmente, continuerà in questi giorni.

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