Nuovo ospedale: dov’è chi deve staccare l’assegno? Certo, va tutto bene: il protocollo firmato, l’avvio delle procedure per gli espropri, la prossima approvazione della nuova viabilità. Ma nell’intesa firmata da Regione Puglia e ministero della Salute manca il soggetto più importante: il ministero dell’Economia e finanze. Cioè, appunto, chi paga.
Il Comitato
È del tutto evidente che la prudenza e l’atteggiamento in generale improntato a uno studio attento di tutto l’iter da parte del Comitato per il nuovo ospedale di Andria trovi giustificazioni ineccepibili. Il presidente del sodalizio, Lorenzo Bonomo, lo aveva anticipato ieri a L’Edicola: «Aspettiamo di leggere il testo del Protocollo, ma non siamo così certi che bando, affidamento e avvio dei lavori siano così imminenti», come da più parti annunciato.
Passaggi mancanti
I primi raggi di luce in fondo al tunnel, secondo il Comitato, potranno intravvedersi solo al compimento di altri due momenti, quelli sì indispensabili: innanzittutto, che «Asset definisca tutte le osservazioni con i progettisti e che questi chiudano in tempi rapidi il progetto esecutivo». Ma è il secondo quello che toglie il sonno a quanti seguono con attenzione l’annosa vicenda: il mancato coinvolgimento del ministero dell’Economia e finanze nell’Accordo di Programma Governo-Regione. E’ dagli uffici di via XX Settembre, a Roma, infatti, che sarà staccato l’assegno di 342 milioni di euro per il nuovo presidio ospedaliero cittadino.
Gli espropri
Intanto, oggi il Consiglio adeguerà il Piano delle opere pubbliche per includere la viabilità di accesso al nosocomio, che è stata già finanziata. Insomma, dopo tanto penare, l’obiettivo appare più vicino. Per parte nostra continueremo nell’opera di vigilanza rivelatasi sinora efficace ed opportuna.
Altre reazioni
La deputata andriese di Fratelli d’Italia, Mariangela Matera, sottolinea «l’ulteriore dimostrazione della vicinanza del Governo al nostro territorio, dove negli ultimi vent’anni il centrosinistra ha chiuso quattro ospedali a fronte della promessa di apertura di una sola nuova struttura».
La consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Grazia Di Bari, assicura: «Continueremo a seguire il percorso in commissione Sanità, per verificare il rispetto del cronoprogramma stilato nelle ultime audizioni» e confida che il bando di gara sia pubblicato a inizio ottobre.
Da Bisceglie, la consigliera regionale di FdI, Tonia Spina, ricorda la chiusura degli ospedali di Minervino Murge, Spinazzola, Trani e Canosa di Puglia da parte della Regione e sollecita un impegno comune «perché questa importantissima opera non sia uno strumento di campagna elettorale per le prossime Regionali».