Dovrebbe essere consegnato nei prossimi giorni l’esito della consulenza effettuato dal genetista dell’Università di Pavia Carlo Previderè sul materiale trovato sul lettino della culla termica della chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari, dove il 2 gennaio scorso è stato trovato morto un neonato.
L’indagine della Procura di Bari, condotta dai pm Ciro Angelillis e Angela Morea che coordinano la squadra mobile, è vicina alla chiusura.
Obiettivo della consulenza è di accertare se quella trovata sul lettino fosse urina e se appartenesse proprio al piccolo, ribattezzato Angelo dal sindaco di Bari Vito Leccese. Se i due elementi dovessero coincidere si avrebbe la certezza che il piccolo – di cui è stato profilato il dna – è stato lasciato lì vivo. L’autopsia ha dimostrato come il neonato sia morto per ipotermia.
Previderè si è già occupato di altri importanti casi di cronaca. Per ultimo, quello del delitto di Garlasco del 2007 (sono di Previderè gli esami che hanno portato alla recente iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio), ma anche quello dell’omicidio di Yara Gambirasio del 2010 (fu sempre lui ad analizzare il dna di “Ignoto 1”, poi individuato in Massimo Bossetti).
Sul caso del neonato trovato morto a Bari, la Procura indaga per omicidio colposo nei confronti del parroco della chiesa, don Antonio Ruccia, e del tecnico Vincenzo Nanocchio, che nel 2014 installò la culla e il 14 dicembre scorso, dopo alcuni blackout, ne cambiò l’alimentatore. Ma la consulenza affidata ai tecnici sulle apparecchiature del locale adibito a culla hanno anche dimostrato come il materassino su cui il piccolo è stato poggiato, e che avrebbe dovuto far partire l’allarme e una telefonata al cellulare del parroco (mai partita) una volta rilevato il peso del neonato, non sarebbe stato idoneo a quella funzione.
Gli esami hanno poi messo in luce anche altre criticità: il malfunzionamento stesso dei sensori del tappetino e una perdita di gas del climatizzatore che avrebbe dovuto riscaldare la stanza e che invece, forse proprio a causa di quella perdita, rilasciò aria fredda.
La Procura indaga anche per abbandono di minori a carico di ignoti.